Roma, 20 giugno 2022. Verona, Parma e non solo. Domenica 26 giugno gli italiani tornano alle urne per i ballottaggi delle elezioni comunali. In tredici capoluoghi di provincia, infatti, non è bastato il primo turno per eleggere il muovo sindaco. Vediamo come funziona il secondo turno e quali sono le regole.
Il ballottaggio
Nei comuni con più di 15mila abitanti per essere eletti al primo turno un candidato doveva ottenere il 50% più uno dei voti. Nelle città in cui questo risultato non è stato raggiunto i due aspiranti sindaci che hanno raccolto più preferenze si sfideranno al ballottaggio.
I capoluoghi al voto
Nel primo turno tredici capoluoghi di provincia hanno eletto il proprio sindaco (nove al centrodestra e tre al centrosinistra). E saranno sempre tredici i capoluoghi ad andare al ballottaggio: Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Viterbo, Frosinone, Barletta e Catanzaro.
Quando si vota
Si potrà votare domenica 26 giugno dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede comincerà non appena verranno chiusi i seggi. Per poter votare occorre presentarsi alla propria sezione elettorale muniti di tessera elettorale personale e di un documento di riconoscimento.
Come si vota
A differenza del primo turno non è ammesso il voto disgiunto. La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro l'apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
Exit poll, proiezioni e i risultati
A partire dalle 23 inizierà lo spoglio delle schede. Dopo 30-40 minuti si sapranno i risultati, per cui non ci sarà la diffusione di exit poll alla chiusura dei seggi. Non ci saranno nemmeno proiezioni sui voti scrutinati.
Le regole per vincere
Dopo il secondo turno e' proclamato eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti (evento estremamente raro) è proclamato eletto sindaco il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato eletto sindaco il candidato più anziano d'età.