Foto LaPresse - Massimo Paolone
05/06/16 Bologna (Italia)
Cronaca
Elezioni Amministrative 2016 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale 
Nella foto: lo spoglio

Photo LaPresse - Massimo Paolone
05 June 2016, BOLOGNA (ITALY)
Local elections in 2016 Direct election of the Mayor and City Council
In the pic: the counting at the polling station

Roma, 7 giugno 2016 - In vista dei ballottaggi alle amministrative 2016  la parola d'ordine, almeno ufficiale, sembra essere: no apparentamenti. Ma la Lega stuzzica i 5 stelle: "Salvini stamattina ha parlato chiaro: i voti della Lega non andranno in nessun caso a Renzi e al Pd", ricorda Roberto Calderoli sottolineando che se facessero altrettanto i grillini "darebbero un segnale di coerenza, mentre diversamente il loro silenzio si potrebbe interpretare come una sorta di 'tacita desistenza' verso Renzi e il Pd...". Da parte sua il leader leghista parla chiaro: "A Roma voterei per la Raggi e lo stesso discorso vale per Torino" con Chiara Appendino, dice a La Zanzara su Radio 24. "Non sono proprietario dei voti di nessuno - assicura - e non farò appelli al voto ma se qualcuno mi chiede un consiglio, gli dico cambiare. Cambiare chi ha mal gestito Roma e Torino. E dunque non votare mai per uno del Pd e mettere alla prova i 5Stelle. Gli darei il mio voto sia a Roma che a Torino". Ma vediamo la situazione nelle principali città. TORINO - Piero Fassino "non vede la necessità di fare accordi" in vista del 19 giugno, perché "gli apparentamenti sono contrari alla logica del ballottaggio". Dal canto suo Giorgio Airaudo, ex Fiom, rileva che "Leggendo il nostro programma e quello del M5S qualcosa in comune c'è, ma non faremo apparentamenti, i nostri elettori saranno liberi di votare chi meglio credono". Determinata sul 'no' anche la grillina Chiara Appendino: "Non daremo poltrone in cambio di voti. Ci rivolgeremo anche e soprattutto a chi non ha votato". ROMA -  Soli al ballottaggio. Virginia Raggi e Roberto Giachetti non faranno apparentamenti per il secondo turno. Anche perché i 'perdenti' della Capitale non fanno endorsement. Alfio Marchini è deciso:  "Non ci sono accordi, non ci sono patti, e al ballottaggio non ci sarà alcun 'accordicchio' sotto banco". E spiega: "Se io fossi stato convinto che Roberto Giachetti, a cui mi lega amicizia e stima, o Virginia Raggi, che ho conosciuto in consiglio comunale, fossero la risposta adeguata per i problemi di Roma, li avrei votati o li avrei appoggiati". Anche l'ex Pd  e ora Si Stefano Fassina non pensa di apparentarsi: "Mi ricorda la favola della volpe e l'uva - dice ai giornalisti che lo interpellano sull'annuncio del candidato Pd, Roberto Giachetti, di non voler chiedere un incontro - Non abbiamo nessuna intenzione di proporre apparentamenti ad alcuno. Anche perché c'è una radicale divergenza fra il nostro progetto e quello del Pd che vuole tornare a Roma modello Roma", ha aggiunto.  Da parte sua Giorgia Meloni sta ben attenta a non sbilanciarsi e a non dare indicazioni di sorta e precisa: "Mai col Pd e mai con M5S". Qualche endorsement 'minore' comunque si registra, come quello dell'ex cavallo di Berlusconi Guido Bertolaso, che voterà per Giachetti. Anche Francesco Totti in qualche modi si è esposto, dicendosi a favore delle Olimpiadi a Roma (uno dei punti del programma del candidato dem).  BOLOGNA / Bernardini al ballottaggio è ago della bilancia - di PAOLO ROSATO - I RISULTATI MILANO / Sala rincorre il voto 5 stelle - di  GIAMBATTISTA ANASTASIO - I RISULTATI

Politica

Roma, 7 giugno 2016 - In vista dei ballottaggi alle amministrative 2016 &nbsp;la parola d'ordine, almeno ufficiale, sembra essere: no apparentamenti. Ma la&nbsp;Lega stuzzica i 5 stelle: "Salvini stamattina ha parlato chiaro: i voti della Lega non andranno <a href="http://www.quotidiano.net/elezioni-amministrative-2016-1.2227703">in nessun caso a Renzi e al Pd</a>", ricorda Roberto Calderoli sottolineando che se facessero altrettanto i grillini "darebbero un segnale di coerenza, mentre diversamente il loro silenzio si potrebbe interpretare come una sorta di 'tacita desistenza' verso Renzi e il Pd...". Da parte sua il leader leghista parla chiaro:&nbsp;"A Roma voterei per la Raggi e lo stesso discorso vale per Torino" con Chiara Appendino, dice a La&nbsp;Zanzara su Radio 24. "Non sono proprietario dei voti di nessuno - assicura&nbsp;- e non farò&nbsp;appelli al voto ma se qualcuno mi chiede un consiglio, gli dico cambiare. Cambiare chi ha mal gestito Roma e Torino. E dunque non votare mai per uno del Pd e mettere alla prova i 5Stelle. Gli darei il mio voto sia a Roma che a Torino". 
Ma vediamo la situazione nelle principali città. 
<a href="http://www.quotidiano.net/elezioni_2016/comunali/risultati/PIEMONTE/TORINO/">TORINO</a> - Piero Fassino "non vede la necessità di fare accordi" in vista del 19 giugno, perché "gli apparentamenti sono contrari alla logica del ballottaggio". Dal canto suo Giorgio Airaudo, ex Fiom, rileva che "Leggendo il nostro programma e quello del M5S qualcosa in comune c'è, ma non faremo apparentamenti, i nostri elettori saranno liberi di votare chi meglio credono". Determinata sul 'no' anche la grillina Chiara Appendino: "Non daremo poltrone in cambio di voti. Ci rivolgeremo anche e soprattutto a chi non ha votato". 
<a href="http://www.quotidiano.net/elezioni_2016/comunali/risultati/LAZIO/ROMA/">ROMA</a> - &nbsp;Soli al ballottaggio. Virginia Raggi e Roberto Giachetti non faranno apparentamenti per il secondo turno. Anche perché i 'perdenti' della Capitale non fanno endorsement. Alfio Marchini è deciso: &nbsp;"Non ci sono accordi, non ci sono patti, e al ballottaggio non ci sarà alcun 'accordicchio' sotto banco". E spiega: "Se io fossi stato convinto che Roberto Giachetti, a cui mi lega amicizia e stima, o Virginia Raggi, che ho conosciuto in consiglio comunale, fossero la risposta adeguata per i problemi di Roma, li avrei votati o li avrei appoggiati". 
Anche l'ex Pd &nbsp;e ora Si Stefano Fassina non pensa di apparentarsi: "Mi ricorda la favola della volpe e l'uva - dice ai giornalisti che lo interpellano sull'annuncio del candidato Pd, Roberto Giachetti, di non voler chiedere un incontro - Non abbiamo nessuna intenzione di proporre apparentamenti ad alcuno. Anche perché c'è una radicale divergenza fra il nostro progetto e quello del Pd che vuole tornare a Roma modello Roma", ha aggiunto. 
 Da parte sua Giorgia Meloni sta ben attenta a non sbilanciarsi e a non dare indicazioni di sorta e precisa: "Mai col Pd e mai con M5S".&nbsp;Qualche endorsement 'minore' comunque si registra, come quello dell'ex cavallo di Berlusconi Guido Bertolaso, che voterà per Giachetti. Anche Francesco Totti in qualche modi <a href="http://www.quotidiano.net/totti-giachetti-1.2233329">si è esposto</a>, dicendosi a favore delle Olimpiadi a Roma (uno dei punti del programma del candidato dem). 
 <a href="http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/elezioni-comunali-bernardini-bilancia-1.2230594">BOLOGNA / Bernardini al ballottaggio è ago della bilancia - di PAOLO ROSATO</a>&nbsp;-<a href="http://www.quotidiano.net/elezioni_2016/comunali/risultati/EMILIA-ROMAGNA/BOLOGNA/"> I RISULTATI</a> 
<a href="http://www.ilgiorno.it/milano/elezioni-ballottaggio-sala-parisi-1.2230737">MILANO / Sala rincorre il voto 5 stelle - di &nbsp;GIAMBATTISTA ANASTASIO</a>&nbsp;-<a href="http://www.quotidiano.net/elezioni_2016/comunali/risultati/LOMBARDIA/MILANO/"> I RISULTATI</a>

Ballottaggi e apparentamenti, Salvini: "Votate M5S"

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Ballottaggi e apparentamenti, Salvini: "Votate M5S"

Ma a parte il leader leghista a La zanzara di Radio 24, le altre forze politiche per il momento dicono no ad accordi per il ballottaggio

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