Mercoledì 24 Aprile 2024

Assia Montanino, super pagata a 5 Stelle. Bufera sulla segretaria-amica di Di Maio

Lei si difende: "Avrei diritto a due stipendi". E il ministro: "Solo immondizia"

Assia Montanino (Facebook / Ansa)

Assia Montanino (Facebook / Ansa)

Napoli, 19 luglio 2018 - «Vengo dallo stesso paese del ministro Di Maio e questa è stata senza dubbio una ‘fortuna’». Ma dietro a ciò che le sta mediaticamente accadendo per Assunta Montanino, detta Assia, «c’è un sessismo nemmeno troppo velato. Purtroppo – commenta con un post su Facebook – certi media contribuiscono non solo a diffondere falsa informazione, ma anche a inchiodare l’Italia a un medioevo culturale». Parola del capo della segreteria del ministero del Lavoro e segretario particolare del ministro al Mise. Lei, 26 anni, laureata in Economia, con alle spalle uno stage presso la segreteria della vicepresidenza della Camera, ha fatto una carriera fulminante. Una carriera che ha scatenato forti polemiche.

La Montanino si difende: «Lavoro per due ministeri, con uno stipendio solo, pur avendo diritto a due stipendi. La cifra netta che prendo mensilmente — circa 3300 euro — copre un impegno che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario. E con responsabilità importanti».

E ha due o tre briscole in mano, la giovane e bella Assia. La prima: è nata a Pomigliano d’Arco, la città di Luigi Di Maio. La seconda: è una tenace pasionaria dei pentastellati. La terza: è molto vicina a Dario De Falco, il ‘mister Wolf’ di Di Maio, suo compagno di studi, diventato il terminale di tutti i problemi del Movimento. De Falco fu candidato-sindaco del M5S alle comunali di Pomigliano nel maggio 2015 con Assia in lista: un bel successo per De Falco, 26% e tre consiglieri. Assia si dovette accontentare di 170 preferenze, un boccone agrodolce.

Ma la riconoscenza grillina ha la memoria lunga. E così Assia viene prima chiamata alla Camera, ora al Mise con una busta paga di poco meno di 73mila euro l’anno.

Niente curriculum, per il momento (ma prima o poi dovrà presentarne uno, lo pretende la legge) ma lodi tante, nonostante sia una giovanissima funzionaria sconosciuta ai piani alti del Movimento. Ma ci pensa di Maio farle da scudo: «Lo schifo che leggo oggi su un quotidiano va messo nella categoria della stampa spazzatura».

La stakanovista, però, diventa bersaglio di velenosi trafiletti e di punture di spillo postate sul web. L’obiezione maggiore riguarda ovviamente l’assunzione diretta senza che si possa esaminare un cv che giustifichi uno stipendio. Ma c’è chi replica che, come stabilito dal Dpr del 2008, il capo della segreteria è solo un supporto organizzativo che cura l’agenda e la corrispondenza privata di Di Maio. Quindi più che il curriculum, conta la fiducia del capo.

Ma l'incendio divampa. Si scava nel passato della giovane laureata.Si sa che Assia è figlia di Francesco Montanino, un commerciante che si è battuto contro gli usurai spalleggiato dal Fai, la rete associativa antiracket di Pomigliano, e che Di Maio andò a conoscere nel 2013. In quell’occasione incontrò anche Assia e ne rimase folgorato. «Era una giovane universitaria a cui decisi di dare una opportunità di tirocinio presso la mia segreteria di vice presidente della Camera. Negli anni si è distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria. E posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei», dice il vicepremier. «Confermo, è come ha detto Luigi», gli fa eco Salvatore Cantone del Fai.

Parole che non scalfiscono lo scetticismo sulla ricostruzione fatta dall’inquilino di Palazzo Piacentini e già si parla di un cerchio magico by Pomigliano. Il capo grillino sbuffa e, dopo le critiche piovute da giornali e siti on line, posta: «È quasi arrivato il momento di levare completamente il finanziamento pubblico dei giornali per investire altrove quel denaro».