Ddl Anticorruzione, accordo M5s-Lega sui partiti. Resta l'agente sotto copertura

L'esame riprenderà questa mattina, con l'obiettivo di dare il via libera finale entro le 17

Ddl Anticorruzione, caos alla Camera (Ansa)

Ddl Anticorruzione, caos alla Camera (Ansa)

Roma, 21 novembre 2018 - Guerra di nervi tra Lega e M5s sul ddl Anticorruzione, finché alla fine viene raggiunto l'accordo sulla trasparenza dei contributi ai partiti. I giallo-verdi tirano dritto sull'agente sotto copertura, e bocciano tutte le modifiche chieste dalle opposizioni. La maggioranza apre, invece, all'eliminazione dell'obbligo di arresto in flagranza per i corrotti, che viene eliminato dal ddl, e media con le opposizioni sulle cause di non punibilità per escludere dai reati quello di traffico di influenze illecite. A farsi promotore della trattativa è lo stesso Matteo Salvini - dopo sollecitazioni giunte da Pd e Forza Italia - presente in Aula quasi per l'intera giornata (mentre Luigi Di maio e Giuseppe Conte dopo alcune ore abbandonano Montecitorio).

Dopo un'altra mattinata di tensioni sia interne alla maggioranza che con le opposizioni, in serata si velocizzano, con diversi emendamenti bocciati anche a scrutinio segreto senza nuovi incidenti, le votazioni sugli articoli del ddl. Finora sono stati approvati i primi 7 articoli del provvedimento. Una accelerazione che fa sperare i pentastellati in un via libera al ddl anticorruzione già domani, prima delle 17 quando il premier Giuseppe Conte riferira' alla Camera sulla bocciatura dell'Ue alla manovra e il rischio dell'avvio della procedura di infrazione. Ma il prolungarsi dei tempi dell'esame del provvedimento soprannominato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede "spazzacorrotti", rischia di creare un effetto domino con conseguente possibile ingorgo parlamentare: potrebbe farne le spese lo stesso ddl anticorruzione, atteso al Senato, dove arriverà per essere modificato sulla norma sul peculato, per poi tornare alla Camera praticamente a ridosso delle feste natalizie.

"Mi pare che la giornata sia iniziata bene e sia finita meglio", dice Di Maio al termine della seduta.