Martedì 23 Aprile 2024

Ambiente e tutela degli animali entrano nella Costituzione italiana

Via libera definitivo dalla Camera. Vengono modificati gli articoli 9 e 41 "anche nell'interesse delle future generazioni"

Roma, 8 febbraio 2022 - La tutela dell'ambiente entra nella Costituzione italiana. La Camera ha approvato definitivamente (con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti) la proposta di legge costitizionale che modifica in tal senso due articoli della nostra Carta, il 9 ed il 41.  Il testo era già stato approvato dal Senato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. 

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"Penso che sia una giornata epocale", commenta il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, presente in Aula. Sulla stessa linea Palazzo Chigi, che su Twitter scrive di "giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell'interesse delle future generazioni". Festeggiano anche le associazioni ambientaliste, che però incalzano sulla concretezza: un passo importante, una bella notizia a cui ora bisogna fare seguire i fatti.

Il provvedimento, in concreto, modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.

Nel dettaglio viene introdotto un nuovo comma all`articolo 9, che tutela il patrimonio paesaggistico e quello storico e artistico. Con la modifica si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi "anche nell'interesse delle future generazioni". La legge dello Stato - viene poi aggiunto - "disciplina i modi e le forme di tutela degli animali", un tema che chiede rispetto e attenzione per i nostri compagni di affezione domestica ma anche a quelli allevati, per i quali è preannunciata una legge che godrà della diretta tutela costituzionale.

La modifica dell'articolo 41 sancisce invece che l'iniziativa economica debba rispettare non solo la libertà e la dignità umana ma anche - questa la novità - la salute e l'ambiente, prevedendo per questo anche programmi e controlli affinché "l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali". Insomma sversare liquami in un fiume per produrre diventerà anche una violazione della Costituzione.