Roma, 21 febbraio 2014 - Dario Franceschini, nuovo ministro dei Beni Culturali, nasce a Ferrara il 19 ottobre 1958. Figlio di Giorgio, partigiano “bianco” e deputato Dc dal 1953 al 1958, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche e inizia ad esercitare la libera professione come avvocato civilista. Si iscrive alla Dc dopo l’elezione di Benigno Zaccagnini e viene eletto delegato provinciale giovanile. Nel 1980 diventa consigliere comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare. L’anno seguente entra nella direzione nazionale del movimento giovanile Dc, per il quale fonda e dirige la rivista Nuova Politica.

Nella fase di trasformazione della Democrazia cristiana in Partito Popolare Italiano invita il partito a scegliere, come conseguenza del nuovo sistema elettorale maggioritario, la via dell’alleanza tra centro e sinistra. Dopo le scissioni interne al Ppi e l’adesione dello stesso all’Ulivo, rientra nel partito e, dal ‘97 al ‘99, ne e’ vicesegretario nazionale: al congresso nazionale si candida a segretario ma viene sconfitto da Pierluigi Castagnetti. Entra nel secondo governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle riforme istituzionali, riconfermato poi dal successivo governo Amato. Alle politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio maggioritario di Ferrara.

Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del comitato costituente del partito, del quale diventa coordinatore dell’esecutivo nazionale. Rieletto deputato nel 2006 nella lista unica di Margherita e Ds, viene eletto presidente del gruppo parlamentare dell’Ulivo alla Camera. Con la nascita del Pd il 14 ottobre 2007 e l’ascesa alla segreteria di Walter Veltroni, diventa vicesegretario nazionale del nuovo partito: rieletto deputato nel 2008, l’anno successivo dopo le dimissioni di Veltroni diventa segretario del Partito democratico con 1047 preferenze.

Alle primarie del Pd del 2009 Franceschini ottiene il 34% dei consensi, superato da Bersani che diventa il nuovo segretario. Alle politiche del 2013 è candidato ed eletto come capolista della lista Pd nella circoscrizione Emilia-Romagna. Dal 28 aprile 2013 è ministro per i Rapporti con il Parlamento nell’esecutivo guidato da Enrico Letta.

Franceschini, padre di due figlie, è anche scrittore: il primo romanzo 'Nelle vene quell’acqua d’argento' è del 2006, vincitore in Francia del Premier Roman di Chambery e, in Italia, del Premio Bacchelli. Seguono 'La follia improvvisa di Ignazio Rando' (2007) e 'Daccapo' (2011).