Torino, 10 gennaio 2014  Il Tar del Piemonte ha dichiarato nulla l’elezione dei consiglieri eletti alle regionali del 2010. In Piemonte, Regione in cui il voto per le regionali era previsto nel 2015, il voto quindi potrà essere anticipato di circa un anno. Con questa sentenza il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’ex governatore Mercedes Bresso e dalle liste del centrosinistra. Consiglio e Giunta della Regione Piemonte rimarranno in carica fino alla decisione conclusiva del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar. Il passaggio preliminare sarà l’accoglimento della richiesta di sospensiva. In caso di non accoglimento, decadranno. Lo afferma Stelio Mangiameli, direttore dell’Issirfa, Istituto di Studi sui sistemi regionali.

LE PROCEDURE -  Il Tar del Piemonte ha, dunque, accolto il ricorso dell’ex presidente Bresso contro la lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine. Ora la parola passa al Consiglio di Stato, a cui la Regione potrebbe ricorrere per ribaltare la decisione del Tar, che sancisce un ritorno anticipato alle urne dei piemontesi. E’ durata quasi quattro anni la ‘battaglia’ ingaggiata dall’ex presidente della regione Bresso: lo scorso 14 novembre la Cassazione aveva condannato in via definitiva Michele Giovine a due anni e 8 mesi per avere raccolto firme false sulla sua lista.

LETTA - "Non commento mai le sentenze, ci saranno le conseguenze del caso, si andrà al voto. Certo, tre anni e mezzo sono un tempo assolutamente incredibile e penso che tutti si debba riflettere su questo. Forse bisogna riguardare alcune di quelle norme". E' il commento del premier Enrico Letta sull'annullamento delle Regionali in Piemonte.

COTA - "Questa sentenza è una vergogna, colpisce i piemontesi che hanno espresso il loro voto nel 2010", ha commentato il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. "Faremo ricorso al Consiglio di Stato contro questa sentenza e io continuerò a fare il governatore, mentre ci sono persone che lavorano per distruggere io lavorerò per costruire. Andrò avanti", ha aggiunto. "Io sono oggetto di una persecuzione senza pari da parte della sinistra che usa sempre i solito metodi: non riuscendo a vincere le elezioni con il voto popolare usa l’arma giudiziaria".

REAZIONI - “Il Tar con la pronuncia di oggi ha dimostrato che le elezioni del  2010 erano truccate. Per me è una vittoria. Ora si rivada al voto, credo che sia possibile votare tra poche settimane, nel famoso election day fissato per le europee”. Così l’ex governatore del Piemonte Mercedes Bresso che ha aggiunto: “Iin questo clima politico non ho molta voglia di ricandidarmi alle regionali. Penso di avere già dato. Ho l’ambizione invece, come in molti sanno, di tornare al Parlamento europeo dove sono già stata. In ogni caso comunque deciderà il Pd”. E senza mezzi termini ha infine aggiunto: "Cota prima se ne va, meglio è". Immediata anche la reazione di Salvini. "Giudici e sinistra, anche quando perdono, riescono a vincere. Un attacco alla democrazia, ecco di cosa si tratta", ha scritto il segretario della Lega su Facebook. "Altro che mutande! Forse a qualcuno hanno dato fastidio i 30 mln di risparmio secco, all’anno, dei costi della politica in Regione. Forza Piemont, forza Lega, continuiamo a lavorare".

CHIAMPARINO -  Disponibile a ricandidarsi l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. "Se nei prossimi mesi si andrà al voto anticipato per la Regione Piemonte vi sarà la mia disponibilità a una eventuale candidatura alla Presidenza della medesima che, naturalmente, non dipenderà solo da me".

MANIFESTAZIONE DELLA LEGA - Intanto Salvini, dal suo profilo Facebook, fa sapere che domani pomeriggio la Lega Nord sarà in trasferta a Torino, per manifestare contro la sentenza "anti-democratica" che ha annullato l'elezione di Cota. "Giudici, comunisti e giornalisti: giù le mani dalla Lega e dal Piemonte", scrive ancora Salvini, che guiderà la manifestazione.