Roma, 15 dicembre 2013 -  Cinque Stelle al contrattaco dopo l'aut aut di Renzi a Grillo ("O ci stai o sei un buffone"). I parlamentari grillini replicano al sindaco: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi. Fa finta di non capire e propone accordicchi da Prima repubblica, camuffati da slogan".

Anche il leader del M5s interviene sul tema dei finanziamenti ai partiti e rivolto al sindaco: "Renzie caccia la grana. I rimborsi elettorali - puntualizza l'ex comico genovese - vanno restituiti agli italiani, non a Grillo. Sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum", scrive sul suo blog. Poi lo invita polemicamente a tornare a casa: "Porti un bacione a Firenze e la frequenti più  spesso. La sua città ha bisogno di un sindaco".

Grillo dice la sua sulla legge elettorale: "Chi ha goduto dei frutti del Porcellum, rimasto in vita grazie al pdmenoelle e a Berlusconi per otto anni, non può riscrivere le regole. Si sciolga il Parlamento e si ritorni al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale. Nel frattempo, nei mesi di gennaio e febbraio, 100mila iscritti al M5S certificati definiranno on line la proposta di legge elettorale del M5S". Poi rilancia sulle province: "Nel programma del M5S è prevista l'abolizione delle Province e chiunque presenterà una legge che la prevede sarà votato".

Da parte sua Alfano si è detto molto soddisfatto del discorso pienamente di sinistra di Renzi. "Oggi abbiamo preso atto, ha detto durante un'intervista a Mezz'ora, che c'è un nuovo segretario di sinistra, prima avevamo qualche timore". "La gara ultima alla fine sarà con Renzi, ha continuato, che oggi ha giocato palloni di sinistra. Oggi comincia la partita. Il leader di Ncd ha tenuto però a precisare, in risposta la discorso di 'insediamento' di Renzi, che la famiglia non si tocca. Che a Renzi piaccia o non piaccia, per noi la famiglia è quella di un uomo e una donna che stanno insieme per procreare". "Io amo l’Italia e sappiamo dove andremo a parare.  

E ancora sulla Ius soli: "Noi siamo pronti ad accogliere tutti. Se poi mi si viene a dire che il bambino nato in Italia che studia in Italia è italiano, da parte nostra c'è disponibilità", ha precisato. "L'italia non può diventare una immensa sala parto in cui si viene per far nascere italiano un bambino", ha aggiunto. "Renzi, ha poi continuato Alfano, ha giocherellato con Grillo, ma perchè invece che nel 2017 non facciamo entrare in vigore l'abolizione dei rimborsi elettorali da domani mattina?

Sulla legge elettorale il ministro dell'Interno ha precisato: "Letta è d’accordo che per decidere quale deve essere la nuova legge elettorale, si parta dalla maggioranza". “Noi siamo per un premio di maggioranza che consente al vincitore di governare, mi fa piacere che Renzi ci raggiunga sul nostro terreno dicendo che serve un premier forte, scelta dei cittadini del proprio parlamentare e scelta dei cittadini su chi merita il premio di maggioranza". "Renzi ha due modi per far cadere il governo: uno è quello trasparente di dire 'voglio la sedia di Letta', cosa che non ha fatto; il secondo è quello di iniziare a dire cose inaccettabili per gli altri della coalizione".

"Parlando poi del Nuovo Centro Destra Alfano ha chiarito che non gli incarichi non sono ancora stati stabiliti, ma  "io non sarò il segretario", in questo momento la dedizione al governo viene prima di tutto".

"Abbiamo presentato l'emendamento alla legge di stabilità che riconferma quanto la sicurezza sia una priorità del Governo. Con cento milioni di euro raddoppiamo il fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali per le forze di polizia ad ordinamento civile e per quelle ad ordinamento militare, che vanno ad aggiungersi ai 149 milioni in più per gli straordinari già previsti nel testo approvato al senato. Tutto ciò per ricompensare il massimo impegno sostenuto dalle forze di polizia nell’espletamento di servizi specialistici, la presenza e la reperibilità", ha affermato il ministro dell'Interno Angelino Alfano.