Trieste, 26 novembre 2013 - Vladimir Putin si è recato a Trieste per partecipare al vertice intergovernativo Italia-Russia. Il capo del Cremlino è giunto con circa un’ora di ritardo rispetto al programma ed è entrato nel Palazzo della Regione. Poi è uscito insieme al presidente del Consiglio, Enrico Letta, per gli onori militari e la stretta di mano ufficiale. I due hanno infine raggiunto la sede della prefettura dove si è svolto l'incontro bilaterale.

Putin era accompagnato da una delegazione di 11 ministri a loro volta impegnati in colloqui con i nove colleghi italiani. All’incontro con Letta, presente anche il premier della Federazione russa, Dmitri Medvedev, e due interpreti.  Nell'arco della giornata sono stati firmati ventotto accordi.

LETTA - “Lo smaltimento delle armi chimiche appare oggi come l’obbligo primario e abbiamo convenuto sulla necessità di spingere in questa direzione”, ha detto il premier Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa congiunta col presidente russo parlando della Siria.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato che “la disponibilità immediata manifestata dal Presidente Putin, con un così qualificato incontro quanto a presenza di ministri e rappresentanti del mondo dell’economia, dimostra il successo la e disponibilità, l’amicizia e la voglia di cooperare insieme”.

Dall’Italia, ha detto Letta “pieno sostegno alla presidenza russa del G8 nel 2014” e ai “temi in agenda”. 

“Perché si torni a crescere e si agganci la ripresa c’è bisogno che in Italia ci sia una situazione non caotica, è quello su cui sto lavorando incessantemente da sette mesi e anche oggi”. Cosi’ il premier Letta ha risposto ai giornalisti che durante la conferenza stampa al termine del vertice Italo-russo, gli chiedevano un commento alle prese di posizione di Forza Italia e alle parole di Silvio Berlusconi.

“In questo momento, di fronte alle 24 ore che il nostro paese si appresta a vivere, la fiduca sulla legge di stabilità e altri voti in Senato, da parte mia e nostra è necessario non aggiungere parole che finiscano per rendere ancora più confusa” la situazione “che è già di per sé non semplice”.

PUTIN - “Chiederei ai miei amici a Bruxelles di astenersi dalle dichiarazioni drastiche, perché noi per far piacere a loro dovremmo strangolare un intero settore della nostra economia”, ha detto invece il presidente russo rispondendo ad una domanda sul braccio di ferro tra Russia e Ue sull’Ucraina.

“Noi in Russia non commentiamo ciò che succede nella sfera interna dei nostri partner”, ha detto Putin a chi gli chiedeva se lui avesse manifestato la sua solidarietà a Silvio Berlusconi per la vicenda del voto sulla decadenza.

“Ieri - ha sottolineato Putin - ho incontrato non solo Berlusconi, ma anche Prodi, il Pontefice e il presidente della Repubblica Napolitano. Ci sono avanzate relazioni tra Italia e Russia e questo ha un carattere sovrapartitico. Ci teniamo molto in Russia alla collaborazione con l’italia”.

“Nello stesso tempo - ha continuato - non è un segreto che ci sono buoni rapporti interpersonali tra me e Berlusconi che si sono costruite negli anni e che continueranno. Ma non voglio esprimere commenti. Dico solo che lui ha fatto molto per lo sviluppo dei rapporti tra Italia e Russia”.

Il vertice di Trieste segna la seconda tappa della visita in Italia di Putin, che lunedì in Vaticano ha incontrato papa Francesco, è stato ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano e poi ha avuto una cena con Silvio Berlusconi. Tanto l’ex premier che il Cremlino hanno però smentito le voci circolate sui media secondo cui Putin sarebbe pronto ad offrire al Cavaliere un salvacondotto diplomatico per tirarsi fuori dai suoi problemi giudiziari.