Roma, 25 novembre 2013 - Dopo la disavventura in commissione Bilancio, dove il governo è andato a fondo, ora l'esecutivo ha deciso di porre la questione di fiducia sulla legge di stabilità, all’esame del Senato. Lo ha fatto sapere il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il Coordinamento dell’attività di Governo, Dario Franceschini. “Sulla legge di stabilità - ha detto - porremo la questione di fiducia. Rispetteremo totalmente il lavoro del Parlamento ponendola sul testo che la Commissione bilancio sta ultimando. La fiducia è peró necessaria non soltanto per garantire i tempi di approvazione ma anche per verificare politicamente, con chiarezza e senza ambiguità, nel luogo proprio e sull’atto piu importante, il rapporto fiduciario tra governo e maggioranza parlamentare”. Il via libera dell’Aula del Senato alla legge di stabilità dovrebbe arrivare domani sera con voto di fiducia. Anche il relatore Antonio D'Alì (Ncd) assicura: "E’ più facile che si chiuda domani”. 

FORZA ITALIA E BERLUSCONI - I senatori di Fi in commissione Bilancio "sono andati per ascoltare finalmente cosa ci viene proposto, perché non sappiamo ancora" i contenuti finali della legge di Stabilità. Lo ha detto Silvio Berlusconi, al termine della riunione del gruppo, lasciando palazzo Madama, ai giornalisti.
Ma se non ci saranno le vostre richieste, voterete contro? "Domani faremo la riunione dei gruppi - replica Berlusconi - per giudicare quello che finalmente speriamo di poter conoscere".

PENSIONI - Saltano intanto le novità sulle pensioni che puntavano a favorire gli assegni più bassi. E’ stato infatti ritirato l’emendamento al ddl stabilità che era stato presentato dai relatori, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd). Lo ha riferito il presidente della commissione Bilancio del Senato.

STOP IMU DOPO FIDUCIA STABILITA'- Secondo alcune fonti di Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri che dovrà varare il decreto per l’abolizione della seconda rata Imu "si svolgerà immediatamente dopo il voto di fiducia sulla legge di stabilità" e dunque "martedì o mercoledì". Il voto di fiducia sulla legge di stabilità "viene vissuto come atto politico di verifica della nuova maggioranza", oltre che naturalmente "sulla stessa legge di bilancio".

VIA LA TRISE, C'E' LA IUC - Niente Trise per la fiscalità immobiliare locale, dal 2014 arriva la Iuc, imposta unica comunale, dalla quale sarà esentata la prima casa per la parte immobiliare, fatta eccezione per gli immobili di lusso. Lo prevede l’emendamento dei relatori al Ddl Stabilità presentato in commissione Bilancio al Senato. Inoltre arrivano 500 milioni in più per i Comuni, che saranno però vincolati per le detrazioni alle famiglie, facendo così salire le risorse totali per i Comuni a 1,5 miliardi. L’importo stanziato nel fondo attribuito ai comuni per introdurre detrazioni sulla nuova imposta sulla casa "darà la possibilità di avere un effetto analogo a quello del 2012, quando la detrazione base era a 200 euro e si aggiungevano 50 euro a figlio".

SPIAGGE - Non una "vendita" delle spiagge ma la possibilità, per le aree di prossimità, di rivedere le concessioni ascoltando la Ue o di coinvolgere le regioni nei progetti. L'emendamento dei relatori prevede, sul tema spiagge, l’introduzione di una "delega regolamentare". VOTA IL SONDAGGIO

CARTELLE EQUITALIA - Interessi azzerati per 'rottamare' le vecchie cartelle di Equitalia. I relatori alla Legge di Stabilità hanno riscritto la norma. Si dovrà pagare il 100% della sanzione e della tassa dovuta. Questo - spiegano - consentirà di sbloccare una parte significativa del contenzioso.

STADI - Dopo le bozze annunciate nei giorni scorsi arriva la retromarcia di governo e relatori sugli stadi. I relatori alla legge di stabilità, infatti, hanno depositato un emendamento in commissione Bilancio che integra solamente il Fondo di garanzia presso l’istituto del credito sportivo. Il Fondo viene rimpinguato con 10 milioni per il 2014, 15 per il 2015 e 20 milioni per il 2016. Rispetto alle bozze annunciate, dunque, salta tutta la parte ordinamentale che riduceva i tempi per la ristrutturazione e la costruzione di impianti sportivi e degli stadi e la possibilità che era stata data ai costruttori di edificare palazzi per garantire la sostenibilita’ finanziaria dell’intervento. Già il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, aveva annunciato che la palla sarebbe passata alla Camera quindi questo emendamento non esclude futuri interventi a Montecitorio.