Roma, 25 novembre 2013 - Il presidente russo Vladimir Putin è giunto, alle 17.35, in Vaticano, per un’udienza da Papa Francesco. Il confronto tra Putin e Jorge Mario Bergoglio è durato circa 35 minuti e si è tenuto nella Sala della Biblioteca dell’appartamento papale. Il colloquio è avvenuto alla presenza di un interprete. In seguito al ritardo dell’atterraggio a Ciampino, Putin è arrivato all’appuntamento col Papa con 49 minuti di ritardo rispetto ai tempi previsti. Al centro dell’ incontro c'è stata la volontà del perseguimento della pace in Siria, sottolineando “l’urgenza di far cessare le violenze” e di “favorire iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto”. Lo riferisce un comunicato della Santa Sede. Trattata anche “la situazione critica dei cristiani in alcune regioni del mondo, nonchè alla difesa e alla promozione dei valori riguardanti la dignita’ della persona, e la tutela della vita umana e della famiglia”.  “Durante i cordiali colloqui - ha detto padre Lombardi - si è espresso compiacimento per i buoni rapporti bilaterali e ci si è soffermati su alcune questioni di interesse comune, in modo particolare sulla vita della comunità cattolica in Russia, rilevando il contributo fondamentale del cristianesimo nella societa’”. “Putin ha portato al Pontefice i saluti del patriarca di Mosca Kirill, ma - ha precisato Lombardi - non si e’ parlato nei colloqui di oggi di questioni ecuminiche”. Della delegazione russa, composta da una decina di persone, facevano parte tra gli altri il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, quello della Difesa, il vice presidente del Consiglio, gli ambasciatori presso la Santa Sede e presso il Quirinale. Dopo l’incontro col Papa, Putin è stato a colloquio col segretario di Stato vaticano, mons. Pietro Parolin.

L'ICONA DELLA MADONNA - Il Papa ha baciato l’icona ortodossa della Madonna di Vladimir che gli ha donato Putin dopo che lo stesso presidente l’aveva baciata. A conclusione del colloquio privato di 35 minuti alla seconda loggia del palazzo apostolico tra Bergoglio e Putin è avvenuto il tradizionale scambio di doni. Il Pontefice ha regalato all’ospite una formella di mosaico raffigurante i giardini vaticani, mentre Putin ha regalato a Papa Francesco una copia dell’icona della Madonna di Vladimir molto venerata in Russia. Mentre il Papa si allontanava, Putin - a quanto riportato dai giornalisti presenti ai momenti pubblici dell’incontro - ha trattenuto Bergoglio e, con l’aiuto degli interpreti, gli ha domandato se gli piaceva. Dopo la risposta affermativa del Papa, Putin si è fatto il rituale segno della croce ortodosso e ha baciato l’icona, che anche il Papa ha baciato. Putin, entrato nella biblioteca del Papa alle 17.49 - con 49 minuti di ritardo sull’orario previsto a causa del volo aereo - era accompagnato, tra gli altri, dal ministro della Difesa Sergei Lavrov, dal ministro della Difesa Sergeij Shoigu e dal vicepremier Arkady Dvorkovich.

VATICANO BLINDATO - Per l’occasione, la zona intorno al Vaticano è stata bonificata, via della Conciliazione è stata bloccata al traffico e presidiata dalle forze dell’ordine. Putin è giunto con un imponente corteo di auto blu scortate dalle staffette. Putin venne ricevuto da Giovanni Paolo II nel 2000 e nel 2003, e da Benedetto XVI nel 2007.

LO SFONDO - Nei mesi scorsi tra Papa Bergoglio e il presidente russo si è registrata una notevole consonanza diplomatica sulla crisi siriana. Mentre il presidente degli Stati Uniti Brack Obama aveva ipotizzato un intervento militare in Siria, due giorni prima della veglia per la pace indetta dal Pontefice argentino in piazza San Pietro, il sette settembre, Bergoglio aveva scritto a Putin, in qualità di presidente del G8, in occasione del vertice di San Pietroburgo. Il Papa aveva stigmatizzato “l’inutile massacro a cui stiamo assistendo” in Siria e aveva invitato i leader mondiali ad abbandonare “ogni vana pretesa di una soluzione militare”. Nei giorni successivi, grazie ad un accordo tra Russia e Stati Uniti, Washington ha desistito dal progetto di un attacco militare.

Sullo sfondo dell’incontro odierno tra il Papa e Putin, inoltre, vi sono i rapporti in via di miglioramento tra la Chiesa cattolica e il patriarcato ortodosso di Mosca e di tutte le Russie guidato dal patriarca Kirill. Nel corso di una recente visita a Roma, il “ministro degli esteri” degli ortodossi russi, Hilarion Alfeyev, ha affermato che “in questo momento non stiamo ancora parlando di una visita in Russia del Pontefice, ma della possibilità di un incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie in un Paese neutro”. Il ruolo di “vescovo di Roma” più volte sottolineato dal Papa argentino, peraltro, dando valore alla collegialità in seno alla Chiesa cattolica, pone le basi per rapporti tra cattolici e ortodossi più distesi dopo le polemiche, avvenute negli anni di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, tra la rinnovata vitalità della Chiesa cattolica nei territori della ex Unione Sovietica e un patriarcato ortodosso sospettoso che dietro questa espansione vi fossero progetti di espansionismo religioso.

 

IL 'NO' ALL'ABORTO - Il presidente russo ha firmato oggi, prima di volare in Vaticano dal Papa, una legge che vieta alcune pubblicità, tra cui quella dei servizi medici per abortire. Lo riferisce il sito del Cremlino. Si tratta dell’ultimo sforzo per restringere l’accesso all’ interruzione volontaria della gravidanza sullo sfondo di una battaglia per aumentare un tasso di natalita’ stagnante. Nel 2011 è stata approvata una legge che rende l’aborto legale solo sino alla 12esima settimana di gravidanza, con alcune eccezioni in caso di complicazioni mediche o violenza sessuale. L’aborto era un metodo comune di controllo delle nascite in Urss e nel 2004 la Russia aveva ancora il piu’ alto numero al mondo di aborti per donna in eta’ fertile, secondo dati Onu. Negli ultimi 5 anni il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza e’ diminuito del 24% ma, secondo il ministero della salute, ogni anno circa un milione di donne russe scelgono di ricorrere all’aborto. Per ogni 100 bambini nati, ci sono 49,7 interruzioni volontarie di gravidanza.

PUTIN A PRODI: AIUTO PER IMMIGRAZIONE - Nel suo incontro con Romano Prodi a Roma, il presidente russo Vladimir Putin gli ha chiesto aiuto sul tema dell’immigrazione in vista del G8 di Soci del prossimo giugno, durante la presidenza russa: lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Itar-Tass. Un tema, ha sottolineato il leader del Cremlino, ‘’molto importante per la Russia, l’Europa e l’Italia’’.

E PRODI ACCETTA - Romano Prodi coopererà con la Russia sui temi dell’immigrazione in vista del G8 del prossimo anno che avrà questo tema in cima all’agenda: lo ha confermato lo stesso Prodi al termine di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Roma. “Putin mi ha chiesto di cooperare con la Russia sui temi dell’immigrazione, in vista del G8, e io ho detto di sì”, ha detto Prodi, parlando con l’ANSA.

PUTIN DA NAPOLITANO - Il presidente russo Vladimir Putin è giunto al Quirinale, per un pranzo di lavoro con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il presidente russo dovrebbe concludere la sua serata a Palazzo Grazioli con l’ex premier Silvio Berlusconi.

L'AGENDA - Fitta l’agenda di Putin a Roma prima del vertice intergovernativo italo-russo di Trieste di domani. In programma oggi l’udienza con Papa Francesco, poi a seguire l’incontro con Romano Prodi nelle sue vesti di emissario speciale del Segretario generale dell’Onu per la regione del Sahel, e quindi con il presidente Giorgio Napolitano al Quirinale. In serata, Putin dovrebbe avere un incontro privato a cena con l’ex premier Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. Domani mattina, alle 9.45, Putin volerà a Trieste per il vertice intergovernativo italo-russo dove vedrà il premier Enrico Letta. “Con Putin? Sarà un menu strettamente patriottico”. Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa presso la sede del partito, parlandio dell’incontro che ci sarà questa sera.