Roma, 5 maggio 2013 - ‘’Bisognava trovare una via di uscita, il capo dello Stato ha fatto una scelta di servizio, quando tutti gli hanno chiesto di ricandidarsi. Poi sul governo ha fatto la sua scelta, e non ho ancora capito perché. La mattina sono uscito di casa e ho ricevuto la telefonata. E da quel momento ho dormito in modo diverso da come dormivo prima’’. Parla così il premier Enrico Letta a ‘Che tempo che fa’, intervistato da Fabio Fazio.


LEGGE ELETTORALE - “Le elezioni sono andate come sappiamo, per colpa di una legge elettorale balorda si è creata ingovernabilità e va cambiata per non tornare a votare con una legge elettorale assurda - ha continuato il premier - Al più presto si deve abrogare la legge elettorale che c’è e tornare alla precedente”.

La riforma ‘’si può fare con una legge ordinaria ma la riduzione del numero dei parlamentari va fatto con una legge costituzionale quindi la procedura è più lunga. Volendo bastano 7-8 mesi ma bisogna farla con la maggior determinazione possibile’’, ha spiegato il premier.  

FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI - Anche  "l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è una cosa che dovremo fare di corsa. Abbiamo fatto una legge in cui il parlamentare che fa il ministro avrà solo l’indennità da parlamentare”, ha aggiunto il presidente del Consiglio specificando che questo argomento sarà discusso al prossimo consiglio dei ministri.

IMU - Letta ha poi parlato di Imu puntualizzando: ‘’L’Imu non è una cosa di Berlusconi, il suo superamento faceva parte dei programmi di tutti e tre i partiti politici che sostengono il governo. Il Pd aveva il superamento come uno dei piani essenziali. Si va in quella direzione ma i particolari sono da discutere. Come scritto nel discorso programmatico noi faremo un decreto per sospendere la rata Imu di giugno e consentire nelle prossime settimane di mettere in campo il processo di riforma’’.

TASSE SUL LAVORO - “Abbassare le tasse sul lavoro per i neo assunti e per questo mi batterò in Europa e in Italia”, ha detto anche il premier Letta. "E’ un tema di priorità e, se devo mettere delle priorità, la prima è il lavoro per i giovani. Ci sono diverse misure concrete su cui stiamo lavorando”, ha aggiunto, “si può anticipare il piano europeo previsto per l’anno prossimo. Altro tema è questo della staffetta generazionale, vediamo se si cera un meccanismo per cui invece di andare seccamente in pensione si prevede una uscita graduale accompagnato da un ingresso graduale per chi entra nel mercato del lavoro”.

CULTURA E RICERCA - Promette che questa volta non ci saranno tagli per la cultura la scuola e la ricerca? ‘’Mi prendo l’impegno: se ci saranno dei tagli mi dimetto’’. Così Enrico Letta ha risposto a Fabio Fazio.

CONGRESSO - “La richiesta del presidente della Repubblica di trovare un accordo fra i partiti non poteva non trovare una risposta nel Partito Democratico. Io sono più fiducioso ora rispetto a 10 giorni fa”. “E’ evidente - ha aggiunto Letta - che oggi il Pd si trova davanti a un problema: non ce l’abbiamo fatta. L’elezione del capo dello Stato ha messo in evidenza questo. È necessario ora un nuovo Congresso del partito che sarà quello fondante del nuovo Pd”. “Non ce l’abbiamo fatta - ha ribadito - ma l’idea di fondo di mettere insieme le diversità è vincente”.

IMMIGRAZIONE - Parlando delle proposte del ministro Kyenge su cittadinanza e immigrazione clandestina, Letta ha detto: “Non prometto miracoli a nessuno: attorno a queste materie è necessario che ci siano dei dibattiti e non è scontato che si trovi un accordo. Sono questioni su cui non si basa la fiducia, fuori programma, ma vanno discusse”.

MAFIA - “Mi impegnerò per la modifica dell’articolo 416 ter del Codice penale che regola lo scambio mafioso dei voti. E’ una materia per la quale ho intenzione di usare le migliori intelligenze del Paese. Chiederò a Cantone e a Nicola Gratteri di aiutarci alla presidenza del Consiglio per l’elaborazione complessiva di questi tempi”, ha concluso il presidente del Consiglio.