Genova, 26 gennaio 2013 - “Non c’è ragione perché un parlamentare guadagni più di un sindaco. E su questo ci siamo dentro tutti”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a un appuntamento elettorale a Genova.
 

“Non intendo che l’Italia rinunci a un’industria degli armamenti o ai suoi impegni internazionali, però nella situazione in cui siamo una riconsiderazione delle spese militari va fatta, perché abbiamo delle altre priorità”, ha continuato Bersani.
 

“Il tema della patrimoniale per noi è quello degli immobili. Ma sul resto non sappiamo chi sono i ricchi. Rischiamo di bastonare la classe media. In Europa sanno quali sono i loro ricchi, noi non abbiamo un tasso di fedeltà sufficiente. Perciò dobbiamo affrontare la situazione con quattro punti: mai più condoni, non faremo mai un condono; far girare meno contanti, come avviene negli altri Paesi; consentire al fisco la tracciabilità di tutti i movimenti significativi; e poi bisogna iniziare a chiamare evasione un pezzo di quello che oggi chiamiamo elusione”. Sono ancora le parole del segretario Pd.

“E se qualcuno non capisce che non si può fare la spesa con i soldi pubblici bisogna andare giù con il badile”. Bersani ha spiegato che “la prossima legislatura deve avere due parole: moralità e lavoro”, altrimenti se non si capisce che bisogna fare politica “con dignità e onore” non andiamo da nessuna parte. Il leader del Pd ha anche annunciato che nella prossima legislatura bisogna fare la legge sui partiti. “L’onestà - ha aggiunto Bersani - è una virtù privata ma anche un bene pubblico”.

‘’La spending review è stata fatta per modo di dire. Noi metteremo il cacciavite nella spesa pubblica’’: ha continuato a Genova il segretario del Pd, Pierluigi Bersani.