Roma, 11 gennaio 2013 - Arrivano in tarda sera le candidature della lista Monti alla Camera, mentre ancora non c'è traccia dei nomi per il Senato. Tutti hanno sottoscritto il codice Bondi, che prevede fedina penale pulita senza neanche processi pendenti al momento della presentazione delle liste e pieno rispetto del codice antimafia, trasparenza dei redditi e patrimoniale, blind trust in caso di conflitto di interessi, pubblicità di chi ha finanziato la campagna elettorale e di eventuali altri incarichi. I candidati si impegnano inoltre a “fare parte per la prossima legislatura dell’unico gruppo della coalizione che sarà costituito presso ciascun ramo del Parlamento”.

ECCO TUTTI I NOMI REGIONE PER REGIONE.

Questi i capilista: Alberto Bombassei capolista in Veneto 2, Antimo Cesaro in Campania 2, Andrea Romano in Toscana, Irene Tinagli in Emilia Romagna, Salvatore Matarrese in Puglia, Lorenzo Dellai in Trentino, Paolo Vitelli in Piemonte 1, Renato Balduzzi in Piemonte 2, Pierpaolo Vargiu in Sardegna, Adriana Galano in Umbria, Beniamino Quintieri in Calabria, Mario Marazziti nel Lazio 1, Federico Fauttilli in Lazio 2, Valentina Vezzali nelle Marche, Michele Scasserra in Molise, Giulio Cesare Sottanelli in Abruzzo, Luciano Cimmino in Campania 1, Gea Schirò Planeta in Sicilia 1, Ilaria Borletti Buitoni in Lombardia 1, Alberto Bombassei in Lombardia 2, Andrea MAzziotti di Celsio in Lombardia 3.

IL CODICE BONDI - "Già mi sento impegnato sul mio onore per la piena e completa realizzazione, nel corso della Legislatura, dei principi e degli obiettivi contenuti nell’Agenda Monti, nonchè per la riforma dei regolamenti parlamentari, al fine di impedire la proliferazione dei gruppi parlamentari, ridurne le relative spese di funzionamento, rendendone pubblici trasparenti e pienamente accessibili i bilanci, nonchè le singole spese e i singoli pagamenti. Mi impegno a fare parte per la prossima Legislatura dell’unico gruppo della coalizione che sarà costituito presso ciascun ramo del Parlamento”. E’ la formulazione del ‘codice Bondi’, i comandamenti che ciascun candidato di Scelta Civica si impegna a rispettare, con dichiarazione firmata. Sono poi previsti 5 punti da rispettare. Innanzitutto, di corrispondere ai criteri fissati dal decreto legislativo ‘liste pulite’; e poi di non avere alcuna condanna penale definitiva, di non aver patteggiato, di non essere soggetto a processi penali in corso, oltre a rispondere ai requisiti Antimafia. Il secondo punto è l’impegno a trasmettere per iscritto entro il 15 marzo la denuncia dei redditi 2011 e lo stato patrimoniale. Il terzo punto riguarda l’impegno, nel caso di nomina nelle Commissioni Bilancio, Finanze, Giustizia, Industria, Trasporti, Tlc, Attività produttive o comunque rilevanti, a alienare o sottoporre a blind trust le partecipazioni dirette o indirette in società concessionarie di pubblico servizio o di licenze radiotv o testate editoriali; di non prendere parte alle deliberazioni in cui ci si potrebbe trovare in conflitto di interessi o in alternativa a dismettere o costituire in blind trust le attività in conflitto; di rispettare tutte le regole previste dalla legge sul conflitto di interessi. Il quarto punto riguarda l’impegno a comunicare l’identità di quanti hanno finanziato o sostenuto anche indirettamente la campagna elettorale. Il quinto punto è l’impegno a indicare tutte le cariche, elettive e di nomina, di cui si è titolari.