Roma, 26 novembre 2012 - Con 123 contrari, 9 astenuti e solo 29 voti a favore l’aula del Senato ha bocciato l’articolo 1 del ddl di iniziativa parlamentare di riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa. Dopo l’annuncio del capogruppo Pdl Maurizio Gasparri, che ha deciso di chiedere al suo gruppo di non partecipare al voto, sono mancati i numeri per l’aprovazione del testo, sostenuto ormai ufficialmente solo dal Pdl e dalla Lega.

Con la caduta dell’articolo 1 decade il resto della riforma, sulla quale si è a lungo combattuto sotto la spinta dell’urgenza dettata dalla condanna definitiva per questo reato a carico dell’attuale direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Dopo il voto, il presidente del Senato Renato Schifani ha proposto all’aula, “apprezzate le circostanze”, di sospendere la seduta per riprenderla entro dieci minuti passando all’esame di un altro provvedimento: quello sulla istituzione di una commissione costituente.

FINOCCHIARO - Il ddl sulla diffamazione a mezzo stampa “è morto, basta così”. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, commentando il voto dell’aula del Senato che ha affondato il provvedimento.

CICCHITTO: "RECUPERIAMO L'ACCORDO" - “Recuperiamo l’accordo sulla diffamazione, elaborato e poi saltato in Parlamento, e mettiamo fine al più presto a una situazione assurda e paradossale che da troppe settimane tiene banco e che sta offrendo dell’Italia uno spettacolo non degno di un Paese democratico e civile quale il nostro dovrebbe essere. Il fatto che il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, al quale va tutta la nostra solidarieta’, abbia ricevuto su richiesta della procura di Milano, l’ordine degli arresti domiciliari con la sospensione dell’esecuzione per la carcerazione, in attesa della decisione del magistrato di sorveglianza, da una parte conforta, dall’altra non annulla la realta’ che vede un direttore di un quotidiano privato della sua liberta’ a causa di una legge sbagliata e da correggere, una legge lontana, dai valori e dai principi dell’Occidente”. Lo afferma il Presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto. Cicchitto prosegue: “L’incredibile vicenda mostra in tutta la sua crudezza l’immagine di un sistema giudiziario che in molti aspetti non funziona piu’ e che per questo deve essere riformato con urgenza. Un compito di fronte al quale, una politica seria e responsabile non si puo’ piu’ sottrarre”.