Roma, 9 ottobre 2012 - Il ddl sugli esodati all’esame dell’aula "abbassa significativamente l’età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo gli effetti della riforma" e dei precedenti interventi in materia. Così la relazione tecnica della Ragioneria generale depositata in commissione Bilancio. La Ragioneria boccia non solo gli esodati, ma quasi tutte le novità apportate dal primo passaggio in Parlamento della delga fiscale. Un intervento così radicale mette una seria ipoteca su tutto il lavoro fatto dalla Finanze. E’ quindi immaginabile che l’approdo in Aula, previsto per domani, sia rinviato per un nuovo esame in Commissione.

ESODATI .- Secondo la Ragioneria generale dello Stato il ddl bipartisan sugli esodati, uscito giovedì dalla commissione Lavoro e discusso ieri in aula, compromette non solo ‘’gli effetti della riforma operata col decreto legge 201 del 2011 ma anche quelli del complessivo processo di riforma implementato negli ultimi dieci anni, sia sul piano finanziario’’ che ‘’su quello degli obiettivi di innalzamento dell’età media di accesso al pensionamento’’. Questo, aggiunge l’organismo e’ ‘’in controtendenza a quanto previsto dal complessivo processo di riforma attuato nel Paese’’ ma anche ‘’con quanto richiesto dagli Organismi internazionali in materia di accesso al pensionamento anticipato’’.

Per quanto riguarda la copertura finanziaria ‘’risulta ampiamente insufficiente’’. Infatti ‘’non puo’ non farsi presente, prioritariamente, che sul piano del metodo l’introduzione di rilevanti maggiori spese utilizzando a compensazione un aumento della pressione fiscale rende certamente piu’ arduo e problematico il rispetto della regola sulla dinamica complessiva della spesa prevista dal fiscal compact recentemente ratificato dal Parlamento richiedendo a tal fine l’individuazioni di corrispondenti misure compensative sul versante della spesa del comparto delle Pubbliche amministrazioni’’.

LA COMMISSIONE VA AVANTI - La commissione Bilancio della Camera ha deciso di non esprimere il parere sulla proposta di legge sugli esodati per “non bocciarla”. Dopo la relazione della Ragioneria di Stato, il deputato Pd Pier Paolo Baretta ha spiegato che la Bilancio, “vista la delicatezza e l’attesa sul provvedimento”, ha chiesto il “ricoinvolgimento” della Lavoro. Adesso dice rivolgendosi ai colleghi: “Prendete e riflettete”.

BERSANI - “Il governo dica qualcosa” sulla questione degli esodati. “Non può limitarsi a dire che non c'è copertura”. Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Il governo dica qualcosa - ribadisce - perché nell’anno di grazia 2013 avremo alcune migliaia di persone senza salario, senza pensione e senza ammortizzatori”.

CAMUSSO - "Il Parlamento insista, vada avanti con la proposta”. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, in occasione del presidio davanti a Montecitorio con gli esodati. Per la leader della Cgil, inoltre, il governo deve “trovare le risorse di anno in anno”. Poi, dopo la notizia della relazione tecnica della Ragioneria: "Il ministro Fornero farebbe bene a provare a guardare come è fatto il Paese e a rendersi conto dei problemi che ci sono”.

BONANNI - Dopo aver partecipato in piazza Montecitorio al presidio unitario sugli esodati, il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, insieme al segretario confederale Maurizio Petriccioli, hanno incontrato alla Camera, i capigruppo ed i componenti della commissione lavoro. Il leader della Cisl ha ribadito la “necessità che il Parlamento approvi ulteriori normative che consentano a tutti i lavoratori che hanno sottoscritto accordi entro il 31 dicembre 2011 di essere salvaguardati per andare in pensione con le regole previdenziali vigenti prima dell`entrata in vigore della riforma Fornero. Lo stesso Bonanni ha precisato che “l`intervento del parlamento deve essere finalizzato a garantire tutti gli esodati, come è avvenuto già in occasione di tutte le riforme previdenziali precedenti, senza che questo significhi rimettere in discussione l`equilibrio e l`impianto complessivo della riforma Fornero. “La commissione Lavoro- aggiunge Bonanni- si è impegnata a valutare l`imminente arrivo del parere della ragioneria di stato per la copertura finanziaria del testo di modifica da loro proposto e portarlo in aula per la discussione a partire da giovedì prossimo”.

DI PIETRO - “E’ una bugia quella del ministro Fornero quando afferma che non c'è un esodato che non prenda lo stipendio. Ci sono eccome. Ci sono miriadi di esodati che non prendono lo stipendio da mesi e chi dice il contrario come Elsa Fornero, che ricopre il ruolo di pubblico ufficiale, dovrebbe essere perseguito penalmente”. Antonio Di Pietro difende senza mezzi termini i diritti di quei lavoratori che ricorda essere “quei poveracci che, grazie alla professoressa Fornero, sono rimasti senza pensione e senza reddito” e che oggi hanno protestato di fronte a Montecitorio.

“Io sono andato a protestare insieme a loro. Hanno tutte le ragioni di battere i pugni e di farsi sentire - dice il leader Idv dal suo blog - dal momento che il governo ha respinto, nelle settimane scorse, ottomila richieste di pensionamento su undicimila, che erano state avanzate da chi fa lavori usuranti, ignorando cosi’ le proprie stesse disposizioni. L’esecutivo, inoltre, ora si prepara, con una scelta assolutamente irresponsabile, a respingere un ddl sostenuto da tutte le forze parlamentari che prevede la restituzione della pensione e di un reddito a questi lavoratori”. “Hanno ragione a protestare - aggiunge - perche’ in questi mesi si sono sentiti ripetere solo bugie e sono stati presi per i fondelli.

“E un’altra bugia enorme - dice fra l’altro l’ex pm - è dire che non ci sono i soldi per sanare la situazione degli esodati. Ci sono e noi dell’Italia dei Valori abbiamo presentato, proprio oggi, un progetto di legge che indica dove andarli a prendere: innanzitutto dagli ‘scudati’ che, come premio per aver derubato lo Stato, pagano solo il 6,5% di tasse; dalle casse dell’Inps che per il sesto anno consecutivo e’ in attivo; dai grandi patrimoni e dalle rendite finanziarie; dalla riduzione dei costi della politica che sono rimasti nella sostanza intatti; dal taglio delle folli spese militari. I soldi ci sono. Basta solo decidere di darli agli esodati invece che agli ‘scudati’, agli evasori fiscali, alla casta o alla costruzione degli aerei da guerra”.