Varese, 5 agosto 2012 - Umberto Bossi se la prende anche con Alessandro Manzoni. "Una canaglia", secondo il Senatùr. Nella profonda esaltazione della Padania, della sua storia e, soprattutto, della sua lingua, l'ormai ex leader della Lega Nord tira in ballo l'unificazione dell'Italia. "Siccome per fare una nazione serviva una lingua - attacca Bossi - il re trovò un grande traditore, una canaglia, cioè Alessandro Manzoni". Le bordate arrivano dalla festa leghista di Vergiate (Varese), dove il Senatùr ha parlato per una cinquantina di minuti davanti a una folla di 50 persone.
"I PROMESSI SPOSI? UN MATTONE" - La 'colpa' del Manzoni è quindi quella di aver scritto 'Fermo e Lucia', (poi diventato I promessi sposi ), romanzo che poi ha dato una lingua al nostro Paese. "Per questo motivo si studia a scuola - sostiene Bossi - non perché è una grande opera, visto che è un mattone, ma perché era scritto nella lingua italiana".
DIZIONARIO PADANO - Dopo la furia su Manzoni, il Senatùr torna ai celebri cavalli di battaglia e ribadisce che "dell'Italia non ce ne frega niente", mentre l'obiettivo rimane "la libertà della Padania". Quindi l'annuncio: il quotidiano del partito pubblicherà prossimamente un "dizionario della lingua padana" che tradurrà le parole di uso comune nelle varie province del Nord.
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