Roma, 27 aprile 2012  - Il ciclone {{WIKILINK}}Beppe Grillo {{/WIKILINK}}travolge sempre di più il mondo politico, che va all'attacco del nuovo fenomeno dell'antipolitica. Dopo gli strali di D'Alema - cui il comico genovese ha prontamente risposto - si registra il monito di Napolitano, che parlava genericamente di 'demagoghi', la critica di Casini, cui Grillo ricorda il cappio leghista , e ora anche il commento poco lusinghiero di Guido Crosetto del Pdl, che paragona Grillo addirittura a Goebbles.

Senza contare la reazione infastidita nei confronti di Grillo e dei suoi registrata da conduttori come Michele Santoro (GUARDA IL VIDEO) e Lilli Gruber, che ieri sera è andata in onda con una sedia vuota perché l'esponente del Movimento 5 stelle ha dato buca all'ultimo momento (GUARDA IL VIDEO).

 

CROSETTO ATTACCA - "Le invettive oltremodo offensive di Grillo contro gli avversari politici mi ricordano la violenza verbale di un tale Jospeh Goebbels. Soprattutto quando si accanisce su pesanti allusioni sessuali o sulle caratteristiche fisiche delle persone, deridendole”, ha dichiarato Guido Crosetto ospite del programma KlausCondicio condotto da Klaus Davi in onda su You Tube.

“Questa contaminazione non mi stupisce visto che parliamo di un fascio comunista, uno strano ibrido politico - ha aggiunto Crosetto - Ovviamente Grillo ha pienamente diritto di stare sulla scena politica, non mi permetto certo di giudicare questo, ma è il suo stile e sono le parole a volte molto violente che usa, che mi lasciano perplesso. Va anche detto, per completezza, che c`è anche chi usa un linguaggio moderato e porta il paese alla distruzione…”.

“Grillo - ha concluso Crosetto - ha due modi di insultare: da una parte l`insulto personale e mirato; dall`altro l`utilizzo di aggressioni verbali generalizzate che colpiscono tutti indiscriminatamente. Questo è un modo di fare che mi fa paura. Questo lo chiamo razzismo; è un modo di fare comunicazione che mi ricorda molto gli stilemi del nazionalsocialismo”.

IL  SONDAGGIO SWG - Da novembre a oggi crolla la fiducia degli italiani nel premier Mario Monti. Secondo un sondaggio Swg realizzato in esclusiva per Agorà di Rai Tre, rispetto ad una settimana fa ha perso 5 punti, con un calo progressivo e costante della fiducia nel premier che è passata dal 51% di inizio aprile al 40% di oggi.

A novembre, all’epoca del suo insediamento a Palazzo Chigi, la fiducia in Monti era addirittura al 71%. La perdita di consenso è stata quindi del 31% in circa 6 mesi.

Continua intanto a crescere il consenso elettorale per il Movimento 5 Stelle. Secondo il sondaggio Swg, in una sola settimana il movimento guidato da Beppe Grillo nelle intenzioni di voto è passato dal 7,3% all’8%. Cresce inoltre la forbice tra i due maggiori partiti, Pd-Pdl, ora al 2,5%.Continua, intanto, l’emorragia di voti della Lega Nord.


Queste le intenzioni di voto con i relativi scostamenti rispetto alla rilevazione di una settimana fa:

PD 26,8% (+0,6).
PDL 24,3% (-1,0).
LEGA NORD 6,4% (-0,5).
UDC 5,9% (-0,2).
IDV 5,7% (-0,5).
FLI 4,6% (-0,3).
LISTA BONINO 1,8% (+0,2).
MPA+API 0,3% (-0,2).
 

Fuori dal Parlamento: M5S 8,0% (+0,7).
SEL 6,4% (+0,2).
FED. SINISTRA 3,2% (+0,3).
LA DESTRA 1,5% (-0,2).
ALTRI C.SINISTRA 1,2% (+0,2).
ALTRI C.DESTRA 1,0% (+0,5).