Roma, 23 novembre 2011 - Il Parlamento spiana la strada al governo sulle misure economiche che serviranno ad affrontare l'"emergenza". Renato Schifani e Gianfranco Fini incontrano Mario Monti a palazzo Giustiniani alla vigilia del decisivo triangolare di domani con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e assicurano "percorsi parlamentari agevoli, condivisi e veloci per l’esame degli interventi in materia economica", compreso la riforma costituzionale sul pareggio di bilancio.

Monti dunque ottiene il lasciapassare dei presidenti di Senato e Camera affinché, nel momento in cui le ipotesi sul tappeto diventeranno provvedimenti di legge, questi potranno essere efficaci nell’immediato. Il piano di lavoro che Monti avrebbe riferito a Fini e Schifani, secondo quanto si apprende, sarebbe quello di investire già dalla settimana prossima il Parlamento delle decisioni in materia di crisi. Ma considerato che da qui a Natale ci sono poco più di tre settimane di lavoro effettivo, si sarebbe convenuto sul fatto che le principali questioni vengano affrontate e approvate entro quella data.

E’ possibile che alcune misure possano essere già discusse dal Consiglio dei ministri di venerdì, anche se fonti di governo escludono che possa già parlarsi entro la fine di questa settimana del pacchetto ‘emergenza’ con le misure su Iva e Ici. Nel pre-consiglio di oggi, secondo quanto risulta, non sarebbero stati affrontati questi temi, mentre si sarebbero messi a punto una serie di interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal maltempo di questi giorni. Sembrerebbe invece confermato che le riforme che riguardano il mercato del lavoro e la previdenza saranno rinviate a gennaio.

Nel merito, allo studio dell’esecutivo i dettagli sui punti indicati da Monti nelle sue uscite pubbliche: ritocco dell’Iva (del 10% e del 21%), revisione delle rendite catastali, e dell’imposizione fiscale sugli immobili, reintroduzione dell’Ici sulla prima casa che tenga conto dello ‘stato’ dei contribuenti cui sarà applicata. Si lavorerebbe infine ad una misura sul tetto all’uso del contante, ma la soglia dovrebbe essere innalzata rispetto ai 300-500 euro ipotizzati in un primo momento.

CABINA DI REGIA  CON I PARTITI - Da qui a venerdì mattina il nodo dei vice-ministri e dei sottosegretari dovrà essere sciolto e da fonti parlamentari si dà per scontato che il presidente del Consiglio Mario Monti riattiverà quella 'cabina di regia' che già si è messa in moto durante la formazione del Governo. Insomma, lo stesso presidente del Consiglio dovrebbe fare il punto con i leader dei partiti che sostengono il Governo, Pdl, Pd e terzo polo, anche se è da definire la formula con la quale questi colloqui avverranno.

L’Udc, secondo quanto si apprende, sarebbe favorevole ad un vero e proprio vertice di maggioranza e, del resto, qualcosa del genere era andata in scena già alla vigilia del giuramento del Governo negli uffici di Fabrizio Cicchitto: l’unico assente fu proprio il segretario Pd Pier Luigi Bersani, restio alle ‘foto di gruppo’ insieme agli avversari del centrodestra. Bersani però, quella volta, fu sentito per telefono.

"Nessun vertice - assicurava Bersani oggi pomeriggio - faremo come durante la formazione del Governo". Allora Monti ebbe colloqui bilaterali con le singole forze politiche. E questo potrebbe lo schema usato anche adesso. Ma c’è anche chi dice che proprio la notte prima del giuramento del Governo a palazzo Giustiniani da Monti non ci fosse solo Angelino Alfano, ma anche Bersani. Voci smentite dal segretario Pd. Pier Ferdinando Casini, a chi gli chiedeva se ci sarà un vertice, si è limitato a rispondere: "Le vie del signore sono infinite". Ma la vice-presidente del Pd Marina Sereni fa notare che “il vertice di maggioranza è da escludere. Non solo perché né noi, né il Pdl vogliamo una cosa del genere. Ma anche perché in quel modo diventerebbe una trattativa diretta tra i partiti, mentre così è il presidente del Consiglio a fare la sintesi". In ogni caso, assicura un autorevole dirigente democratico, "entro venerdì mattina qualcosa bisognerà fare".

BALDUZZI: RIMODULAZIONE DEI TICKET - "Cercheremo di rimodulare il sistema dei ticket d’intesa con le Regioni per seguire criteri di maggiore equità e trasparenza con il riconoscimento del reddito familiare, della numerosità dei figli". Lo ha detto il ministro della salute Renato Balduzzi a ‘Otto e mezzo’. "E’ una delle prime questioni del nostro lavoro". E sull'ipotetica nomina di politici tra i sottosegretari risponde: "Potrebbe essere". "Essendo ministri senza esperienza parlamentare probabilmente abbiamo bisogno anche di avere dentro la squadra di governo delle persone che abbiano un qualche tipo di esperienza", ha continuato. Balduzzi ha però aggiunto che non sta consultando i partiti politici: "Come orientamento abbiamo un’apertura di disponibilità da parte del presidente del Consiglio a ricevere indicazioni sul tipo di collaboratori di cui c’è bisogno". 

MONTI CHIAMA PREMIER LIBICO: PIENO SOSTEGNO - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha chiamato al telefono il primo ministro del Governo Transitorio libico, Abdul Al Raheem Al Kiib. Lo rende noto l’ufficio stampa di Palazzo Chigi.

Il Presidente Monti si è congratulato con il Primo Ministro Al Kiib per la formazione del Governo, che è avvenuta nei tempi previsti dal calendario tracciato dal Consiglio Nazionale di Transizione per portare il Paese alle elezioni democratiche. Nel ricordare l`intensa cooperazione esistente tra Italia e Libia, ha assicurato da parte del Governo italiano tutto il sostegno che le autorità libiche riterranno necessario nel percorso verso la ricostruzione e la democrazia, auspicando di potere avere presto un incontro bilaterale.

Il Primo Ministro libico ha ringraziato calorosamente il Presidente del Consiglio e, nel manifestare forte apprezzamento per le parole di sostegno e per quanto l`Italia ha fatto per la liberazione della Libia e sta facendo per la sua ricostruzione, ha espresso anch`egli l`auspicio di avere presto l`occasione di un incontro con il Capo del Governo italiano.

CASINI - “Abbiamo chiesto la supplenza dei tecnici anche perché, a un anno dalle elezioni, sarebbe stato molto difficile vedere Alfano e Bersani nello stesso governo: ma a me piacerebbe che stessero insieme per precisa volontà”,  ha dichiarato Pier Ferdinando Casini in un`intervista a ‘Panorama’, in edicola da domani.

Il leader dell`Udc si augura che dalle prossime elezioni “nasca una grande coalizione sul modello della Germania, e che le ali estreme, e cioè coloro che sono palesemente incapaci di partorire una politica non figlia della demagogia e del populismo, vengano emarginate”.

In relazione alla Lega, verso la quale il Terzo polo aveva manifestato un`apertura a Verona, Casini ha precisato: “Noi dialoghiamo con Roberto Maroni e con Flavio Tosi, cioè con l`anima meno populista e radicale della Lega. Umberto Bossi? Vedremo che cosa farà, ma non credo che l`opposizione trinariciuta al governo di Mario Monti gli faccia bene per la campagna elettorale”.

BONINO: NON E' KING KONG - "Io ho fiducia nella competenza di Mario Monti, è una persona che ascolta e poi, in modo non urlato, agisce con grande tenuta, se ha promesso equità lo farà”, dice Emma Bonino oggi a L’aria che tira - su La7.
L’esponente radicale, parlando della situazione del lavoro femminile ha aggiunto: “l’equiparazione delle pensioni uomini/donne nel pubblico dovevamo farla da molto tempo. Questa manovra permetterà di risparmiare 4 miliardi di euro in 10 anni, Un tesoretto che in teoria andava investito nei servizi alle donne e che invece e’ stato utilizzato da Tremonti per pagare il debito”.