Bastia Umbra, 6 novembre 2010 - Ha preso il via nel padiglione 9 del complesso Umbria Fiere di Bastia Umbra la convention di Futuro e libertà per l'Italia. Sulle note dell'Inno di Mameli in platea si sono tutti alzati tra un tripudio di bandiere e flash di macchine fotografiche.

Siedeva in prima fila in tailleur pantalone nero e camicetta crema Elisabetta Tulliani. Gianfranco Fini entra in sala dentro la luce di un occhio di bue, un faro, come si conviene alla star della giornata. Evocative anche le note, quelle di Sergio Leone, C’era una volta in America.

Poi Fini sale sul palco, abbraccia e accarezza Luca Barbareschi che ha appena letto il manifesto per l’Italia. Batte le mani alla platea che lo acclama urlando "Fi-ni, Fi-ni". E dice, "’vi abbraccio tutti, ho vissuto tanti momenti commoventi ma quello di oggi è irrepetibile perché dimostra che in Italia c’è ancora una politica fatta all’insegna degli ideali".

Il saluto di Fini: "Nessun traguardo può esserci precluso, ogni obiettivo può essere raggiunto e abbiamo, lo dirò meglio domani, obiettivi ambiziosi". E ancora: "Non ci limiteremo a vivere di rendita". Fini sottolinea due volte, nel suo pur breve indirizzo di saluto, che "questa giornata dimostra che si può fare politica senza interessi né carrierismi".

Il leader di Fli è tornato a parlare in serata, durante l'incontro con i giovani della formazione politica: "Il nostro sarà un movimento di opinione organizzato più che un partito, con una stella polare: a Mirabello ho detto porte chiuse solo a due categorie. Anche per facile consenso, lo confesso, ho parlato di delinquenti e parassiti. Ma oggi dico anche porte chiuse a altre due categorie, purtroppo presenti tra i giovani: i carrieristi e chi confonde la politica per un mestiere finalizzato a...".

Fini batte sulla necessità di "non dare sempre ragione", lamenta un Paese "meno libero con piaggeria e viltà". Ironizza sugli inni Pdl e dice "nessuno vi chiederà mai fedeltà a una persona, non ve lo chiederà uno che crede nel progetto. In altre parole, non farò mai cantare meno male che Gianfranco c’è". "Le persone passano - è lo slogan che Fini consegna ai giovani - ma le idee restano".

BOCCHINO - "Mi rivolgo a Fini, oggi è una giornata di svolta per la politica italiana. Sei stato protagonista della seconda Repubblica e sarai il protagonista principale della terza". Lo ha detto Italo Bocchino: "Questa gente ti chiede di costruire una nuova destra, come quella che c’è in Francia, Germania, Inghilterra. Devi avere coraggio, lo stesso coraggio che hai avuto quando hai osato alzare il dito contro una ingiustizia". "Ventimila iscritti, cento circoli di Generazione Italia. Caro Gianfranco, questi sono i tuoi uomini, gli uomini pronti a farti da scudo umano, quando qualcuno vuole distruggere la forza che rappresenti”, sottolinea. Poi Bocchino sottolinea come “il Pdl è schiacciato sulla Lega”.

"Appoggio esterno? Abbiamo progetti più ambiziosi. Fini domani andrà molto oltre". Bocchino dice: "Il 29 settembre, giorno del suo 74esimo compleanno Berlusconi ci ha detto che in cinque settimane avrebbe realizzato i cinque punti del programma. Non è successo niente. Sono stati fatti solo provvedimenti che non comportano spesa, perché altrimenti Bossi e Tremonti avrebbero posto il veto". "Ieri è stato varato un provvedimento sulla prostituzione che era in esame da due anni - conclude Bocchino - mi sembra un po’ poco...".

L'OSPITE "NON GRADITO" - C’è anche Patrizia D’Addario a catturare flash e attenzioni a Bastia Umbra. Una presenza, quella della donna protagonista dello scandalo che ha coinvolto Berlusconi, da cui Futuro e Libertà si affretta a prendere le distanze con tanto di invito indiretto a farsi da parte. "La presenza di Patrizia D’Addario alla nostra Convention è imprevista e non gradita e rappresenta una evidente provocazione che non ci interessa e che respingiamo al mittente", afferma l’ufficio stampa di Fli in una nota.

Lei però ribatte. "Son venuta qui per vedere la nascita di questo nuovo movimento politico, mi sembra giusto in qualità di cittadina", ha detto all'Adnkronos. Quanto alla nota di Fli che ha definito "sgradita" la sua presenza alla convention, bollandola come una "provocazione", D’Addario sottolinea di "essere stata invitata". "Fini -aggiuge- è una persona che stimo. Domani ci saranno da trarre le dovute conclusioni".