Roma, 27 agosto 2010 - Il leader libico, Muammar Gheddafi, arriverà già domani a Roma in occasione del secondo anniversario della firma del Trattato di amicizia italo-libico. Come nella visita di Stato del giugno dell’anno scorso, il colonnello pianterà la sua tenda beduina nella capitale, ma alloggerà in una residenza privata e non del governo italiano e anche il cerimoniale sarà più sobrio.

Se l’anno scorso a destare curiosità erano state le 'amazzoni', le guardie del corpo tutte al femminile di Gheddafi, stavolta la scena sarà dominata dai cavalli del colonello. Poco prima dell’arrivo di Gheddafi, infatti, atterrerà nella capitale un volo speciale con a bordo 30 purosangue che si esibiranno lunedì sera nella caserma dei Carabinieri di Tor di Quinto, nell’ambito delle celebrazioni del Trattato alla presenza del leader libico e del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nella blindatissima caserma Salvo d'Acquisto, i due leader assisteranno allo spettacolare carosello a cavallo dei carabinieri e poi ceneranno insieme.

Massimo riserbo sul programma di incontri privati sotto la tenda del colonnello, alla sua quarta visita a Roma, mentre prosegue il boom degli affari tra Roma e Tripoli non solo per petrolio e gas, settori guida degli investimenti italiani (ieri l’ad di Eni Paolo Scaroni ha previsto ulteriori stanziamenti per 25 miliardi di euro).

In questi giorni si sta riunendo la commissione paritaria italo-libico per dare il via libera al progetto di autostrada costiera (1700 chilometri) che le aziende italiane dovranno costruire in Libia con la gran parte dei 5 miliardi di dollari di 'risarcimenti' previsti dal Trattato: si sono presentate 21 società (Impregilo in testa) ed entro il 30 ottobre l’appalto sarà assegnato.

E presto saranno stampati i nuovi passaporti libici con l’immagine di Berlusconi e Gheddafi. "Abbiamo chiesto di recente l’autorizzazione al premier, che ce l’ha data con piacere. Nei prossimi mesi, il nuovo passaporto sara’ in circolazione", ha assicurato l'ambasciatore libico a Roma Abdulhafed Gaddur.

Notizia non presa bene da tutti. "La notizia della foto di Berlusconi e Gheddafi, insieme sul nuovo passaporto libico, è inquietante", dice il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando, anzi "l’immagine dell’amicizia preoccupante tra due dittatori".