{{IMG_SX}}Roma, 22 maggio 2009 - Con la premessa che ‘sono questioni che, certo, riguardano me’ ma che ‘tanto c’è il lodo Alfano’, Silvio Berlusconi torna ad attaccare i ‘giudici estremisti’ perché ‘se certe cose capitano ai cittadini normali gli possono rovinare la vita e tante vite hanno rovinato’. Dichiarandosi ‘esacerbato’ e ‘indignato’, Silvio Berlusconi dal palco della Confindustria sottolinea che ‘è mio dovere dire pubblicamente queste cose perchè non è più accettabile che accadano cose del genere".

"Fintanto che la giustizia in Italia sarà fatta così nessun cittadino può dirsi sicuro di avere un giusto processo’.
‘Metteremo tutto il nostro impegno - ha aggiunto il premier - nella riforma della giustizia penale e non ci fermeremo fino a che non saremo riusciti a condurre in porto la divisione delle carriere’. Secondo il premier è ‘inaccettabile’ una giustizia come quella italiana che dovrà vedere ‘il pm, come fa ora l’avvocato della difesa, andare dal giudice chiedendo un appuntamento, con il cappello in mano e dandogli del lei’.


Pronta la risposta dell’Associazione
Nazionale Magistrati. Il presidente del Consiglio rispetti i magistrati, questo clima di scontro ‘fa male al Paese’, ha detto il presidente dell’Anm, Luca Palamara.

 

Berlusconi prende poi di mira anche il Parlamento italiano che sarebbe ‘pletorico’; le Camere pletoriche ‘sono inutili e controproducenti’. Silvio Berlusconi si ferma qui, non completa il sillogismo, ma l’affondo contro il potere legislativo lanciato dal palco dell’Assemblea di Confindustria è comunque durissimo. Immediata la replica di uno dei due presidenti delle Camere, Gianfranco Fini, che sottolinea come il Parlamento è ‘un interlocutore ineludibile, qualificato e impegnato’, ‘forse pletorico ma non certo inutile nè controproducente’. Per Fini è inaccettabile depotenziarle.


Silvio Berlusconi “ormai crede di essere Napoleone”, commenta il segretario del Pd Dario Franceschini. “Questo -  aggiunge Franceschini - dovrebbe spingere gli italiani a “pensarci mille volte prima di votarlo”. Poi, durante la trasmissione ‘Anno zero’, aggiunge: “Chi ha responsabilità dovrebbe trarre le conseguenze... In quale altro paese del mondo sarebbe immaginabile che un presidente del Consiglio accusato di quegli atti non si fosse già dimesso”. Michele Santoro chiede se Berlusconi si debba dimettere: “Il buon senso e la logica dicono che si sarebbe dovuto dimettere”.