{{IMG_SX}}Roma, 22 aprile 2009 - Al 73,5%. Silvio Berlusconi ha radunato 25 potenziali candidati e candidate alle Europee e ha fornito un sondaggio secondo il quale il presidente del Consiglio con quella percentuale è il leader più amato al mondo.


A seguire c’è il brasiliano Lula, con il 69,4%,
il presidente americano Obama, con il 59,5%, il polacco Tusk, con il 59% e il turco Erdogan, con il 51%. Berlusconi ha fornito una brochure contenente delle schede per consentire la praparazione alle europee. Schede, per esempio, sulla Nato, sulla Bce, sul Fondo Monetario Internazionale e un resoconto delle realizzazioni del governo.


Il premier, secondo quanto viene riferito
, ha spiegato che tre sono i principali ‘nodi' sciolti dal governo Berlusconi, in carica da un anno: l’emergenza rifiuti, la questione Alitalia e il terremoto in Abruzzo. Il presidente del Consiglio ha fatto un resoconto dell’azione dell’esecutivo a L’Aquila, ribadendo che, insieme alla crisi economica, è proprio il dopo sisma ad essere in cima ai suoi pensieri.


L'IRONIA DI FRANCESCHINI

 “Ho visto che Berlusconi ha detto di essere il leader più popolare del mondo... Mi risulta che piaccia molto anche negli altri pianeti”. Ironizza così sulle parole del premier a proposito della sua popolarità all’estero il segretario del Pd Dario Franceschini, arrivando alla stazione Porta Nuova di Torino dove salirà sul ‘Treno per l’Europa’, iniziativa del partito per le europee che farà la prima tappa a Parigi.