{{IMG_SX}}Venezia, 10 giugno 2008 - Venerdì il nuovo testo sulle intercettazioni sarà in Consiglio dei ministri. Lo ha confermato Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi e deputato del Pdl, al termine di un incontro avuto alla Camera con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, quello dell'Interno, Roberto Maroni, la presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, Giulia Bongiorno.
 

 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 "Non dispero che si possano trovare soluzioni che raggiungano larghe intese, magari tenendo conto del lavoro degli anni precedenti. Non c'è dubbio che il problema è reale". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando alla Prefettura di Venezia dove ha partecipato alla festa della Marina, auspica una larga convergenza sulla nuova disciplina delle intercettazioni che rappresenta "una questione annosa" che "prima si risolve e meglio è", poichè "non credo ci sia dubbio, che sia diventata attuale anche con un suo grado di urgenza".

 

"Io non dispero - ha affermato il capo dello Stato - che, tenendo conto alle proposte precedenti, si possa trovare una larga intesa sulla formulazione del provvedimento. Il problema, non è nuovo e non è recente: è stato affrontato in precedenti legislature ed era già pendente un ddl del precedente governo. Come debba ora essere congegnato il provvedimento, se possa preoccupare per altri aspetti, si saprà quando ci sarà un ddl approvato dal Consiglio dei ministri e poi quando inizierà la discussione in Parlamento".

 

Ma, quale che sarà il merito della disciplina, per il capo dello Stato,"l'insieme delle norme devono garantire alcune esigenze fondamentali: sia di tutela della privacy, e sia di ricorso misurato allo strumento delle intercettazioni".

 

Intanto, anche oggi, dal suo blog, il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro torna ad attaccare la proposta del governo definita una "legge bavaglio" e critica anche "il Pd che tentenna". "Le intercettazioni sono strumento vitale per condurre la lotta alla criminalità organizzata, al terrorismo, al contrabbando, alla droga, alla corruzione del sistema economico e per smascherare i manovratori che spesso si nascondono a livello politico - ricorda l'ex pm -. Il governo di centrodestra e coloro che mantengono posizioni ambigue in Parlamento su questa proposta di 'legge bavaglio' non hanno alcun rispetto dei cittadini se affermano che la limitazione delle intercettazioni è a tutela della privacy (leggi le dichiarazioni del ministro della Giustizia Alfano) dell'individuo quando negli ultimi anni le intercettazioni si sono rivelate l`unica tutela dei cittadini dalla disonestà di molti politici".

 

Non manca uno strale per gli alleati: "Il Pd tentenna ed anche in questa battaglia spetta all`Italia dei Valori il ruolo di schierarsi come unica vera opposizione".

 

Il portavoce del governo, Paolo Bonaiuti, però, intervenendo a Sky Tg24, difende la scelta: "I 125 mila intercettati in Italia, numeri enormi in qualunque città, sono cifre che nel resto del mondo non ci sono e quindi bisogna iniziare a fare qualcosa, perchè la gente non può accettare di essere spiata dalla mattina alla sera".

 

Secondo l'esponente dell'esecutivo i numeri indicano "la gravità del sistema ormai diffuso di controllare tutti. Una cosa diversa sarebbe controllare quando si ha notizia di reato e andare su quel reato per approfondire" le indagini. "Ma addirittura arrivare a tirare fuori i reati dalle intercettazioni, come fatto nel passato, è un pò troppo . È chiaro che se si parla di pedofilia - ha concluso Bonaiuti - è giusto che ci siano le intercettazioni, ma su cose più leggere che non portano ad un pericolo reale per la sicurezza pubblica c'è stato un eccesso".

 

ALFANO 'TROVEREMO l'ACCORDO

Il ministro della Giustizia, Angelo Alfano, è certo che la maggioranza riuscirà a trovare un accordo sul Ddl intercettazioni, in particolare per quel che riguarda la tipologia di reati per i quali saranno ancora consentite le intercettazioni stesse. Il Guardasigilli lo assicura parlando con i giornalisti all'uscita di palazzo Grazioli dove si è appena conclusa una riunione con il premier Silvio Berlusconi cui hanno preso parte anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota, la presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, Giulia Bongiorno, e Niccolò Ghedini.

"L'accordo è nelle cose, lo troveremo", risponde Alfano ai cronisti. Il Guardasigilli conferma poi che nel Ddl del Governo che sarà esaminato venerdì dal Consiglio dei ministri troveranno spazio anche passaggi del Ddl sulle intercettazioni presentato nella scorsa Legislatura dal predecessore Clemente Mastella. "Sì - è la risposta di Alfano - ma stiamo ancora lavorando", dice ai cronisti che chiedevano quali misure del precedente Ddl verranno inserite nel nuovo testo del Governo.