{{IMG_SX}}Roma, 30 maggio 2008 - Giorgio Napolitano segue "con angoscia e sgomento" le vicende dell'emergenza rifiuti in Campania. "La cosa peggiore è lasciarli marcire, o commettere la follia di incendiarli. Bisogna tenere conto degli sforzi che vengono fatti, e sostenerli, senza cedere ad una visione ristretta", ha detto il presidente della Repubblica in occasione della Festa di Primavera al Quirinale.

 

E intanto continuano a tenere banco le polemiche sull'inchiesta giudiziaria dopo le dichiarazioni, ieri alla Camera, del sottosegretario Guido Bertolaso e sul decreto del governo.


I provvedimenti di misura cautelare emessi in questi giorni dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti sono "pienamente legittimi: è un'indagine preesistente ed è un doveroso compito della magistratura accertare se ci siano stati fatti di reato". È quanto ha affermato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara, intervenuto stamane alla trasmissione «Radio anch'io».

 

Il leader del sindacato delle toghe ha ribadito che "la magistratura italiana non vuole farsi strumentalizzare" e sulle nuove norme messe a punto dal governo ha sottolineato ancora che "non si muovono nell'ambito della cornice costituzionale: è un problema tecnico non di contrapposizione", ha spiegato, ricordando anche la lettera inviata dal Csm da 75 magistrati napoletani nella quale si critica il provvedimento approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri.


Condivide queste preoccupazioni il leader di Idv, Antonio Di Pietro: "Sono convinto che si tratti di norme anticostituzionali. Se non saranno cambiate, ci penserà la Consulta".

Di Pietro ha criticato in particolare la costituzione di una super procura ed ha definito «gravi» le critiche rivolte ai magistrati di Napoli per gli arresti avvenuti negli scorsi giorni: "È un'ingiustizia - ha detto - criminalizzare i magistrati perchè hanno eseguito provvedimenti: è un'inchiesta che va avanti da tempo, più che prendersela con la magistratura bisogna evitare di dire che l'hanno fatto strumentalmente".


Sono intanto ripresi al tredicesimo piano della torre B del palazzo di giustizia di Napoli gli interrogatori, davanti al gip Rosanna Saracielo, degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta della procura partenopea su presunte irregolarità nello smaltimento di rifiuti in Campania. Il gip ascolterà quattro degli indagati, e l'ultimo sarà Michele Greco, ex consulente della struttura commissariale e del dipartimento della protezione civile ed ora dirigente della Regione Campania. Greco è una delle figure centrali dell'inchiesta.