{{IMG_SX}}Roma, 19 maggio 2008 - "Come ministro dell'Interno ho presentato un pacchetto sicurezza con una trentina di articoli: secondo me hanno tutti i requisiti della necessità e dell'urgenza, ma se alcune delle misure verranno inserite in un Ddl - è il Presidente del Consiglio a deciderlo - la differenza sarà di poche settimane perchè chiederemo al Parlamento una corsia preferenziale". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenendo alla trasmissione Porta a Porta. "Il Parlamento - ha spiegato Maroni - potrà approvare queste norme prima della chiusura estiva, entro luglio, in modo da sviluppare una politica di sicurezza che è una risposta all'ansia di insicurezza che ha preso i cittadini".

 

STRASBURGO

 

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 106 voti a favore, 100 contrari e due astenuti, stasera a Strasburgo, una richiesta del gruppo Pse di tenere un dibattito in Aula domani sera sulla situazione dei Rom in Italia e nell'Ue. La Commissione europea è sollecitata dall'Europarlamento a fare una dichiarazione in apertura del dibattito. La richiesta, presentata dal capogruppo Pse, Martin Schulz, e sostenuta dalla collega Monica Frassoni, capogruppo dei Verdi, non è stata appoggiata invece dal Ppe, che, come ha spiegato il capogruppo Joseph Daul, avrebbe preferito tenere prima un dibattito nella commissione Libertà pubbliche dell'Europarlamento.

 

FRANCO FRATTINI

 

Sull'ipotesi di introdurre nell'ordinamento il reato di clandestinità il ministro degli Esteri Franco Frattini si dice favorevole ad un esame di tale ipotesi da parte del "Parlamento sovrano", nell'ambito di un disegno di legge, tendendo così ad escludere che possa essere deciso per decreto.


Intervistato da Maurizio Belpietro per 'Panorama del giorno' su Canale 5 il titolare della Farnesina risponde così alla domanda se il governo stia valutando la possibilità di introdurre il reato di clandestinità: "Ne stiamo ragionando. La direzione migliore è quella di affidarsi a un disegno di legge lasciando al Parlamento a proposta di introdurre" nuove fattispecie di reato.


Se "per altri aspetti il decreto va bene" prosegue il ministro, "quando si ipotizza un nuovo reato è giusto che sia il Parlamento, che è sovrano, a decidere, anche con il contributo dell'opposizione".

 

ANCHE VETRONI DICE NO

«Le questioni della sicurezza sono fondamentali per tutti i cittadini, per questo vanno affrontate con misure utili e non propagandistiche. Per questo il Partito Democratico dice di no all'idea di introdurre il reato di immigrazione clandestina: sarebbe una misura inutile e persino dannosa, capace di intasare le carceri e di spingere anche chi viene nel nostro Paese per lavorare tra le braccia della criminalità organizzata». Lo afferma, in una nota, il segretario del Pd, Walter Veltroni.
«Il problema dell'immigrazione va affrontato invece con un forte rapporto con l'Europa: le politiche della sicurezza e quelle dell'immigrazione devono essere raccordate e i controlli devono avere una dimensione continentale. Bisogna fare una battaglia seria - spiega Veltroni - contro la clandestinità e per questo è necessario integrare e riconoscere chi nel nostro Paese lavora e ha una casa (come le centinaia di migliaia di badanti che sono necessarie alle famiglie, o i tanti lavoratori dell'edilizia che non sono stati sinora regolarizzati per responsabilità di una legge sui flussi che non funziona). I tanti cittadini stranieri che lavorano regolarmente nel nostro paese sono una risorsa e non un pericolo: lo dimostra anche il fatto che tra gli immigrati regolari la percentuale di chi commette reati è del tutto analoga a quella dei cittadini italiani. Mentre ribadiamo l'impegno del PD a rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini, specie di quelli più deboli, diciamo un no fortissimo - sottolinea il leader dei democratici - alle tentazioni di giustizia fai da te che in questi giorni si sono affacciate. La sicurezza è un monopolio dello Stato, quindi non è ammissibile nessun ammiccamento o anche semplicemente sottovalutazione davanti a fenomeni gravissimi come gli attacchi ai campi rom o a soluzioni sbagliate come quelle delle ronde».

 

CASINI, SI' AL PACCHETTO, MA...

L'Udc voterà a favore dei provvedimenti del governo in materia di contrasto all'immigrazione clandestina, a patto che non sia introdotto il reato di immigrazione clandestina, che si trasformino in 'garanti' dell'immigrato quanti usufruiscono dell'aiuto di badanti in nero, consentendo quindi anche l'emersione a livello fiscale, e che non si faccia ricorso ai militari per la gestione dell'emergenza.
Lo ha annunciato il leader centrista, Pier Ferdinando Casini, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.
 

 

LA POLEMICA CON LA SPAGNA

 Le dichiarazioni di ieri del ministro del Lavoro e dell'Immigrazione spagnolo, Celestino Corbacho, sul pacchetto-sicurezza che il Berlusconi IV si appresta a varare sono "imprudenti ed estemporanee", aggiunge Frattini.  "E' evidente", secondo Frattini, che le opinioni di Corbacho sono "contro l'indirizzo che lo stesso Zapatero aveva dato con le sue dichiarazioni pubbliche" al vertice Ue-America Latina di Lima.


"Confido - aggiunge il capo della diplomazia - che il primo ministro spagnolo voglia in qualche modo spiegare, indicare, ordinare, trovate voi la parola, ai suoi ministri di evitare queste dichiarazioni che sono inutilmente polemiche e sono contro l'indirizzo del governo spagnolo".
 

 "Credo che sia interesse della Spagna, oltre che dell'Italia, avere una collaborazione mediterranea per lavorare al governo delle politiche migratorie" afferma Frattini.
"La Spagna capisce perfettamente che senza una collaborazione mediterranea ed europea i flussi migratori, sì oggi arrivano a Lampedusa, ma domani ricominceranno alle isole Canarie con la stessa forza che arrivavano quando ero responsabile europeo dell'immigrazione, e io so bene quanti ne arrivavano..." dice l'ex Commissario Ue per 'Giustizia, Sicurezza e Libertà'.


"Poi - ricorda Frattini - Zapatero ha avuto la mano dura,
ha espulso decine di migliaia di persone con metodi direi molto rigorosi e molto severi". Proprio "il rigore di Zapatero - secondo il titolare della Farnesina - in due anni ha portato al calo del 70% dei flussi di clandestini verso le Canarie: quindi la mano dura di Zapatero semmai è per noi un esempio da imitare, nelle politiche immigratorie italiane".

 

 

MANCINO (CSM) NO A MISURE IN CONTRASTO CON LA UE

Il problema sicurezza "è serio" ma "non ci si deve dimenticare che l'Unione europea ha creato condizioni di mobilità del cittadino che non possono essere cancellate dalla sera alla mattina", sottolinea, in un'intervista a 'Il Mattino', il vice presidente del Csm Nicola Mancino.
A suo giudizio è necessario "discutere con calma, evitando misure urgenti che entrano in vigore il giorno dopo: sia pure in tempi brevissimi - osserva Mancino - ci si confronti in Parlamento e si sfruttino tutte le esperienze. Perché certamente la responsabilità di governo è preminente ma anche l'opposizione deve, con onestà intellettuale, concorrere alla riuscita della politica di sicurezza. Anche per evitare gli scontri e la precarietà legislativa che si ebbe con la Bossi-Fini".


Quanto all'ipotesi del reato di immigrazione clandestina, Mancino dice di vederla "con grande preoccupazione". "Il clandestino - spiega - va scovato e espulso. Ma non possiamo adottare una misura specifica allontanandoci dalla politica di mobilità dei cittadini praticata in Europa".

 

 

DA AN NESSUN VETO SU REATO CLANDESTINITA'

"Ma quali veti? An è per introdurre il reato di clandestinità. Siamo pronti ad approvarlo anche subito". E' quanto sottolinea, in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, che replica così alle accuse di Niccolò Ghedini, autore del pacchetto sicurezza, che aveva parlato di intralci di An e dall'Ue.


Ronchi affronta anche la questione del
nuovo fronte polemico aperto con la Spagna. "Noi - afferma - non criminalizziamo né discriminiamo nessuno. Vogliamo un Paese solidale e accogliente.
Ma difendiamo il diritto primario dei cittadini italiani ad essere sicuri".
"Mi auguro che Zapatero - aggiunge il ministro - prenda le distanze anche dal così basso tono del ministro Bibiana Aido che dando a Berlusconi del matto ha dato del matto anche agli italiani che lo hanno votato".