{{IMG_SX}}ROMA, 15 MAGGIO 2008 - Silvio Berlusconi incassa la fiducia anche al Senato con 173 sì, 137 voti contrari, 2 astenuti e rilancia con forza il dialogo tra maggioranza e opposizione. Un dialogo e un confronto, dice Berlusconi parlando per circa un quarto d'ora a Palazzo Madama e incassando sei applausi, che sarà «trasparente e alla luce del sole». In Parlamento, registra, «c'è un clima nuovo e il dibattito si è concentrato sulle cose da fare senza contrapposizioni ideologiche o pregiudiziali». Certo, ripete Berlusconi così come aveva già fatto ieri a Montecitorio, «le differenze non si cancellano, nè i ruoli vanno confusi». Ma tutto deve avvenire in un clima di «serenità e di correttezza istituzionale, senza intrighi consociativi e senza sospetti».
 

Il premier conferma un incontro con il leader del Pd, Walter Veltroni in settimana, dice di augurarsi che questi incontri possano diventare «continuativi» e sottolinea la «soddisfazione per il fatto che finalmente c'è in Italia una democrazia bipolare, con una sinistra non più subalterna all'ideologia e all'estremismo e un centrodestra liberale».
Il primo passo concreto del clima di legittimazione e di riconoscimento reciproco, aggiunge il presidente del Consiglio, è la revisione dei regolamenti parlamentari, con l'istituzionalizzazione del ruolo dell'opposizione e di un suo statuto. «siamo pronti a riconoscere quello statuto», dice, perchè il governo ombra è «uno strumento utile per il buon funzionamento delle istituzioni».
 

Berlusconi assicura che il governo «rispetterà il programma presentato agli elettori» e ribadisce che il Consiglio dei ministri della settimana prossima a Napoli darà il via libera per decreto ai provvedimenti sulla sicurezza e sulle misure a sostegno delle famiglie, compreso il taglio dell'Ici sulla prima casa. Il premier rilancia poi sul nucleare, sottolineando che quella è «una scelta indispensabile per garantirci l'economia del futuro».
E dopo la citazione di Crozza-Veltroni tributata ieri al leader del Pd e l'invocazione al 'se pò ffa«, Berlusconi è ricorso all'ironia anche a palazzo Madama, questa rivolgendo una battuta a sè stesso. » Dite che nel mio discorso ho parlato molto di crescita - dice rivolgendosi ai senatori dell'opposizione - forse sarà perchè tutti mi dicono che sono nano...«.