{{IMG_SX}}Roma, 14 maggio 2008 - L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso oggi, a maggioranza, di aprire un'istruttoria nei confronti della RAI per le trasmissioni "Anno Zero" del 1 maggio e "Che tempo che fa" del 10 maggio, contestando alla Concessionaria pubblica la presunta violazione dell'articolo 4 (diritti fondamentali della persona) e dell'articolo 48 (compiti del servizio pubblico) del Testo unico della radiotelevisione.

 

I procedimenti così aperti si svolgeranno nel rispetto delle garanzie procedurali previsti dalla legge e dai regolamenti dell'Autorità. La discussione all'interno del consiglio dell' Autorita', a quanto si apprende, e' stata pacata e ha riguardato essenzialmente le fonti del diritto in base alla quali l'Agcom poteva intervenire sulle ultime due vicende che hanno coinvolto la tv di Stato: la puntata di 'Annozero' sul V-day contro informazione di Grillo, e la partecipazione di Marco Travaglio a "Che tempo che fa'".

 

Alla fine la decisione di avviare il procedimento nei confronti della Rai e' stata presa a maggioranza di 5 voti a favore e tre contrari.
La Rai avra' ora 30 giorni per presentare le sue controdeduzioni all' Agcom. Anche il presidente dell' Autorita', Corrado Calabro' ha votato a favore dell' apertura del procedimento nei confronti della Rai, portando quindi il computo dei voti a 6 si e 3 no.

 

L'Agcom ha utilizzato come fonte di diritto per il suo intervento due articoli del testo unico della radiotelevisione: il 48 che recita che "è affidato all`Autorità il compito di verificare che il servizio pubblico generale radiotelevisivo venga effettivamente prestato ai sensi delle disposizioni di cui al presente testo unico e del contratto nazionale di servizio". Inoltre l'articolo 4 del T.U. che stabilisce norme a tutela dei diritti fondamentali della persona.