{{IMG_SX}}Ravenna, 1 maggio 2008 - Si è aperta questa mattina a Ravenna la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil in occasione della Festa dei lavoratori. Il tema dell'anno "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Più reddito, più sicurezza", sarà il tema centrale affrontato dai tre segretari Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti .

Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, anticipa che: "Cgil, Cisl e Uil annunceranno oggi, in occasione della Festa dei lavoratori, l'avvio della discussione con il coinvolgimento di tutti gli organismi sindacali e dei militanti per la riforma del contratto di lavoro".Secondo le stime degli organizzatori e delle Forze dell'ordine sono attese nella città romagnola circa 10.500 persone. Nel corteo numero uno, che si è ritrovato nei pressi dello stadio della città, sono giunti i pullman provenienti da tutta Italia.


RAFFAELE BONANNI SEGRETARIO CISL "Il sindacato è unito, molto unito - dice Bonanni -, a qualcuno può dare fastidio". Questo invece, continua, "dovrebbe far piacere a molti perché se molti si unissero l'Italia andrebbe meglio".

 

GUGLIELMO EPIFANI LEADER CGIL Cgil, Cisl e Uil aprono un credito nei confronti del nuovo Governo di Silvio Berlusconi: "Giudicheremo in base alle cose che faranno". Ma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, è convinto che "la strada non è in discesa". Durante il corteo, prima di partecipare al comizio promosso ai giardini pubblici di Ravenna in occasione della Festa del Primo maggio, i tre segretari confederali si soffermano sul nuovo Esecutivo che da qui ai prossimi giorni prenderà in mano la guida del Paese.
"Non andiamo naturalmente in discesa - dice Epifani - dopo di che i Governi vanno sempre rispettati e giudicati per le cose che faranno". Tanti sono i problemi, per la Cgil, sul tavolo di confronto: dalla precarietà al rinnovo dei contratti, dalla sicurezza alla riduzione fiscale per i lavoratori e i pensionati. "Da questo partiremo e pe questo valuteremo il Governo", assicura Epifani.

 LUIGI ANGELETTI UIL Dello stesso parere è il collega della Uil, Luigi Angeletti: "Se farà cose positive per il Paese il dialogo (tra Governo e sindacati, ndr) sarà semplice". "Se il nuovo Governo avrà intenzione, così come l'ha il sindacato, di confrontarsi ognuno con le proprie responsabilità - è il parere di Raffaele Bonanni - a quel punto la collaborazione ci potrà essere. Noi dobbiamo sperare che questo avvenga".

IL CAPO DI STATO  "Basta!". E' il "grido" che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fa suo, nel giorno della Festa dei lavoratori, per dire che la catena di morti sul lavoro va spezzata. Prendendo la parola alla cerimonia in ricordo delle vittime sul lavoro al palazzo dell'Inail, Napolitano ha ricordato le ultime tragedie e ha avvertito che "non si può continuare così: non ci si può rassegnare come ad una inevitabile fatalità".
Il capo dello Stato ha quindi lanciato una forte esortazione: "Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, impegnarci concretamente e a fondo".