{{IMG_SX}}Roma, 25 aprile 2008 - La squadra dei futuri ministri è definita? «Non ancora». Silvio Berlusconi lascia palazzo Grazioli e si concede alla piccola folla che da questa mattina è radunata davanti all'ingresso in via del Plebiscito.

 

Dopo la lunga riunione con i vertici di Forza Italia, il leader del Pdl non può ancora sciogliere la riserva sulla lista dei futuri ministri, ma non manca l'ottimismo: «Abbiamo lavorato su tante cose, anche sulla composizione del governo. Procede molto bene -assicura Berlusconi- stiamo cercando di mettere a ogni posto uomini in grado di svolgere il compito che gli è affidato». Ma la squadra è definita?, chiedono i cronisti. «Non ancora», replica il Cavaliere.


Berlusconi, dopo aver salutato dal predellino come a piazza San Babila i suoi sostenitori, si allontana in auto per fare alcune compere nei negozi del centro di Roma.

 

L'OTTIMISMO DI MICCICHE'

"La squadra sostanzialmente è fatta": a dirlo è Gianfranco Miccichè uscendo da palazzo Grazioli. Miccichè precisa di non aver partecipato alla riunione tra Berlusconi e i vertici azzurri sulla squadra di Governo e sulla presidenza delle Commissioni parlamentari, ma aggiunge che "mi pare che ci sia un equilibrio tra nord e sud, mentre prima c'erano più ministri del Lombardo-Veneto".
Per quanto lo riguarda, Micciche' dice che il suo ruolo sara' ''quello di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega per il sud e per il Cipe''


Intorno alle 15.30 hanno lasciato Palazzo Grazioli Sandro Bondi, Fabrizio Cicchitto, Dennis Verdini, Claudio Scajola, Franco Frattini, Niccolò Ghedini riuniti con il premier in pectore da questa mattina alle 9.30. Nella residenza-ufficio del Cavaliere restano soltanto i capigruppo uscenti di Camera e Senato di Fi, Elio Vito e Renato Schifani.

Il leader del Popolo della libertà ha rinviato la sua partenza da Roma per Milano a domani mattina.