{{IMG_SX}}Roma, 23 aprile 2008 - La cordata italiana per Alitalia si farà ma qualunque sia la soluzione, questa passerà "inevitabilmente per dei dolorosi tagli di personale". All'indomani dell'ok al prestito ponte di 300 milioni per la compagnia, il premier in pectore, Silvio Berlusconi ribadisce che "ora ci sono le condizioni affinché chi vuole partecipare si faccia avanti".

 

E sulla possibilità da parte di imprenditori di investire nel rilancio dell'aviolinea arrivano le prime aperture: "daremo una mano" dice Salvatore Ligresti (nella foto). Nel frattempo le polemiche sul ritiro di Air France-Klm non si placano e il futuro premier addossa ai sindacati la principale responsabilità. La loro replica non si fa attendere e convince il Cavaliere a fare retromarcia: "hanno fatto il loro mestiere".

 

Domani in mattinata, intanto, nuovo vertice alla Magliana tra compagnia e sindacati per fare il punto della situazione mentre nel pomeriggio si riunirà il consiglio di amministrazione della società. Il confronto ripartirà dall'implementazione del piano Prato che prevedeva circa 1.700 esuberi complessivi e la messa a terra di 37 aerei. "Una compagnia che perde così tanto e che si trova nelle condizioni di Alitalia - ha affermato Berlusconi - non può continuare a perdere e quindi tutti dovranno metterci buon senso".

 

Il salvataggio della compagnia di bandiera "passerà attraverso dolorose riduzioni di personale" che avranno però "la debita assistenza grazie ai mezzi che lo Stato ha per chi perde il lavoro. Non c'è nessuno che possa garantire che il numero dei dipendenti attuale rimanga lo stesso di adesso". Secondo il Cavaliere, ora servirà "una due diligence che durerà 4-5 settimane al termine delle quali la compagine che si metterà insieme farà un'offerta impegnativa". Air One, fa sapere che il suo interesse per la compagnia "rimane immutato".

 

E tra i big dell'imprenditoria arrivano le prime aperture. "Una mano bisogna darla" ha detto Ligresti, presidente onorario di Premafin. "Penso che ci sarà modo di essere coinvolti e penso che sia giusto e doveroso per il Paese, per la compagnia, per i lavoratori, per il turismo". Per il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, "qualunque tipo di cordata ci possa essere di fronte ad una proposta trasparente dove esiste chiarezza di numeri e prospettive"; il manager ha quindi glissato alla domanda se lui fosse interessato a partecipare.

 

Possibilista la presidente designata di Confidustria che ha però sottolineato la necessità che questa cordata "abbia le capacità finanziarie e di business di rilanciare Alitalia". Secondo il patron di Geox, Mario Moretti Polegato, salvare Alitalia con una cordata italiana è "un impegno degli industriali, una responsabilità civica" anche se, ha aggiunto, "nessuno mi ha contattato". Da Carlo De Benedetti arriva invece un "no comment" circa un eventuale interesse del suo gruppo a partecipare al salvataggio della compagnia di bandiera. Secondo l'ex presidente di Confindustria, Giorgio Fossa, "bisogna accelerare la costituzione di una cordata se c'è, e nel giro di qualche settimana fare una due diligence dei conti e un ricoinvolgimento di Air One potrebbe essere interessante".

 

Il futuro premier ha quindi imputato la responsabilità principale del ritiro di Air France-Klm "al veto dei sindacati" Pronta la risposta: "è una barzelletta - ha commentato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - sanno tutti che lui era contrario alla trattativa con i francesi e che Spinetta se ne è andato per questo motivo". Per Bonanni, Alitalia ha bisogno "di un partner internazionale solido e la Lufthansa ha queste caratteristiche e può essere un interlocutore solido per il piano".

 

Per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, "assistiamo a uno scarico di responsabilità che non fa onore a questo Paese. Servono interventi per salvare e dare prospettive all'Alitalia. Non servono polemiche che non risolvono i problemi". Secondo il numero uno del'Ugl, Renata Polverini, "parlare di responsabilità tra Governo, sindacati e politica non è interesse di nessuno e non serve a niente. Berlusconi deve avanzare al più presto una proposta alternativa ad Air France". Reazioni che inducono il Cavaliere a correggere il tiro: "su Alitalia i sindacati hanno fatto il loro mestiere e magari hanno avuto anche ragione. La verità è che le condizioni poste da Air France-Klm erano impossibili da accogliere".

 

Segnali incoraggianti, infine, arrivano dalla compagnia. Il direttore della divisione passeggeri e cargo, Giancarlo Schisano, ha annunciato che nei primi mesi dell'anno l'attività operativa di Alitalia sta andando meglio del previsto per l'estate non ci saranno problemi e il prestito ponte da 300 milioni concesso ieri dal governo consentirà di rispettare gli obiettivi del piano industriale.