{{IMG_SX}}Roma, 15 aprile 2008  - Quella del prossimo governo "sarà una squadra snella: tra ministri con portafoglio, senza e sottosegretari non supereremo le 60 unità, la metà dell'esecutivo attualmente in carica". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Unomattina e ha aggiunto: "Entro la settimana faremo le scelte di governo. Ho tutto chiaro in testa, ma devo prima convocare tutti i protagonisti della mia parte politica per il dovuto rispetto".

 

E parlando a 'radio anch'io Berlusconi ha confermato che Gianni Letta sarà vice presidente del consiglio: "E' indispensabile nel governo, una persona rara e stimata da tutti".

 

Prima del voto, il Cavaliere ha 'richiamato in servizio' Giulio Tremonti all'Economia, Stefania Prestigiacomo alle Pari opportunità e Lucio Stanca all'Innovazione.
Ora anche le altre caselle stanno piano piano riempiendosi. E dunque Gianni Letta come vicepremier (designazione che è stata soltanto ufficializzata), Gianfranco Fini come probabile presidente della Camera e Franco Frattini al ministero degli Esteri.

 

L'Esecutivo che verrà sarà composto da 12 ministri con portafoglio e 3 senza e avrà al suo interno, come ha detto il Cavaliere "almeno 4 donne". Tra i ministri potrebbe ritornare in carica Antonio Martino alla Difesa posto ambito anche da Ignazio La Russa ma che invece potrebbe essere destinato agli Interni. A via della Scrofa potrebbero toccare anche le Infrastrutture con Altero Matteoli, il quale tuttavia non disdegnerebbe un ritorno all'Ambiente.

Alla Giustizia si fa sempre più strada l'ipotesi di Giulia Bongiorno mentre per il comparto delle Attività Produttive sarebbe in prima fila il fedelissimo di Berlusconi, Claudio Scajola.


Ai Rapporti con il Parlamento potrebbe essere destinato Elio Vito, mago dei regolamenti parlamentari e capogruppo uscente di Forza Italia alla Camera. Sempre a Forza Italia finirebbe l'Istruzione con Roberto Formigoni che farebbe spazio al leghista Roberto Castelli per la sua successione alla Regione Lombardia.

 

Al Carroccio sarebbero destinati due ministeri che riprendono il filo dell'impegno dei padani Carroccio nella precedente compagine governativa. Pur con qualche dubbio da parte della parte forzista del Pdl, Roberto Calderoli portrebbe tornare alle Riforme mentre Roberto Maroni al Lavoro e Welfare.


Tra le ipotesi, infine, nel nuovo governo potrebbero essere impegnati anche il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti alle Comunicazioni o ai Beni Culturali e Mara Carfagna per un ministero un ministero 'sociale'.

 

APERTURA AL PD

Berlusconi e Goffredo Bettini hanno già un appuntamento per vedersi di persona, grazie ai buoni uffici di Gianni Letta. Lo conferma il Cavaliere nel corso di 'Radio anch'io', dove era collegato anche il coordinatore del Pd. "Voglio fare i miei auguri al presidente, in stile europeo. Spero che almeno su tutta la parte che riguarda le riforme istituzionali, costruire regole comuni, si possa continuare un dialogo e che poi la battaglia di opposizione nella chiarezza dei ruoli sia una battaglia civile", ha esordito Bettini.


"Cercherò di fare quanto nelle mie possibilità. Ricordo a Bettini che lui ha, attraverso un comune amico, un incontro con me che ho intenzione di fare e sarei lieto di farlo anche in fretta", ha subito replicato Berlusconi che poi si è soffermato sulle qualità di Gianni Letta confermando che sarà nella squadra di governo: "Letta è indispensabile nel governo, è il vero regista di tutte le operazioni e i lavori che si svolgono a palazzo Chigi. È una persona rara, stimato da tutti, rispetta tutti, è una fortuna averlo. È stato lui il tramite con Bettini e a dirmi che ci sarebbe stata l'opportunità di incontrami".

 

CAMERA E SENATO AL PDL

"La parte che vince deve avere almeno due delle tre cariche dello Stato. Abbiamo a disposizione la presidenza della Camera e del Senato, avremo due presidenti nostri".
Lo ha annunciato, a 'Radio anch'iò, Silvio Berlusconi. Il leader del Pdl ha anche escluso che la presidenza di palazzo Madama possa andare alla Lega: "No, non anticipo nulla. Ma il Senato sarà coperto da una persona di prestigio del partito che ha avuto il numero più elevato di voti, quasi cinque volte quello della Lega, cioè il Pdl".

 

 

CONGRESSO FONDATIVO DEL PDL

Silvio Berlusconi vuole che il Pdl diventi una forza politica unitaria a tutti gli effetti entro l'anno.
È questa la tabella di marcia prevista dal Cavaliere, che ne ha parlato a Unomattina, su Raiuno.
La decisione di avviare il processo di costruzione del Popolo delle Libertà, ha detto Berlusconi, «stata una scelta indovinata, opportuna, che va nella direzione di un Paese più moderno. Abbiamo in programma di riuscire a realizzare la nuova forza politica, anche attraverso un congresso nazionale, entro l'anno corrente. Daremo all'Italia una nuova forza del 40% che sarà la protagonista della storia politica italiana nei prossimi decenni. Questo -ha concluso Berlusconi- è il grande sogno che ho realizzato dal giorno in cui ho deciso, da imprenditore, di passare, come uomo politico, al servizio dello Stato».

 

IL PIANO PER TAGLIO PREZZI

Sul caro-vita "scontiamo sia l'operato del precedente governo che la crisi internazionale": lo ha sottolineato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, intervenendo a 'Radio Anch'io'.
"Dobbiamo vedere quali sono le possibilità di intervento - ha aggiunto - abbiamo già in mente qualcosa, anzi un progetto preciso che metteremo in atto subito per contenere i prezzi, a partire dalle catene alimentari, con la collaborazione della rete dei consorzi di commercio. Abbiamo in mente anche una serie di provvedimenti - ha concluso - come l'abrogazione dell'Ici sulla prima casa, e la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività, cosa che faremo nel primo consiglio dei Ministri".

 

IL PRIMO CDM A NAPOLI

Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi conferma che a Napoli si svolgerà il primo Consiglio dei ministri del suo governo. Intervenendo a Radio Anch'io, spiega di aver «già trovato una sede operativa» e «ci resterò per tre giorni alla settimana e verrò via solo quando avrò la certezza di avere avviato il problema verso la soluzione definitiva».

 

VIA L'ICI, TORNA IL BONUS BEBE' 

L'abolizione dell'Ici sarà decisa nel primo consiglio dei ministri del nuovo governo del Pdl, "insieme alla detassazione del lavoro straordinario, ai premi di produttività e al buono di mille euro per i nuovi nati". Lo ha confermato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi a Unomattina: sara' un "disegno di legge pronto per il nostro primo Consiglio dei ministri insieme alla detassazione degli straordinari, al premio di produttivita' e a un bonus di 1000 euro per i nuovi nati".

 

ZAPATERO TROPPO ROSA

Il governo Berlusconi non farà come Zapatero, che ''ha fatto un governo troppo rosa che noi non possiamo fare anche perche' in Italia c'e' una prevalenza di uomini''. Parola di Berlusconi, che risponde ad Alfonso Signorini su Radio Montecarlo. Per il cavaliere è necessario costituire una squadra con persone che hanno gia' avuto un'esperienza di governo: ''Solo chi conosce gia' la macchina dello stato puo' essere immediatamente operativo''.