{{IMG_SX}}Roma, 3 aprile 2008  - Il governo si muove per cercare di riannodare i fili della trattativa all'indomani della rottura tra sindacati e Air France-Klm. Intanto il consiglio di amministrazione della compagnia ha nominato Aristide Police nuovo presidente dopo le dimissioni di Maurizio Prato.

 

Il Governo tenta di giocare le sue carte e così il sottosegretario Enrico Letta ha avviato contatti informali con Spinetta e i sindacati con l'obiettivo di ricucire nelle prossime 48 ore il dialogo e consegnare la società, sempre piu' in affanno, ai francesi. Da Bucarest dove sono in corso i lavori del vertice Nato, il presidente del consiglio, Romano Prodi ha auspicato "che prevalga il buon senso e che riprenda il filo della trattativa". Una soluzione, quella di Air France-Klm, che anche il cda della Magliana continua a ritenere l'unica che possa garantire "il ritorno ad una crescita profittevole".

 

I tempi sono strettissimi: per martedì 8 aprile la compagnia ha convocato un consiglio di amministrazione che dovrà aggiornare la situazione finanziaria e verificare se sussistono le condizioni per la continuità aziendale; condizioni che Alitalia dovrà rendere note al governo entro quella data. Incombe infatti lo spettro del commissariamento: la compagnia perde oltre un milione di euro al giorno e la liquidità si sta assottigliando pericolosamente.

 

Intanto in serata Borsa Italiana ha annunciato la proroga fino all'8 aprile della sospensione dalle contrattazioni dei titoli della compagnia, delle obbligazioni convertibili e dei relativi strumenti derivati. Mentre il Governo gioca la sua partita, i sindacati, dopo lo rottura di ieri, hanno mandato oggi segnali di disponibilità: la nostra proposta, hanno detto le otto sigle (esclusa la Uilt) nel corso di una conferenza stampa, "non è ultimativa" e intendiamo riprendere il confronto con Air France purché si svolga "su basi reali". E domani tutte e nove le sigle sono state convocate alla Magliana. Una giornata in cui si potrà capire meglio se c'è effettivamente qualche spiraglio per ricucire con Spinetta.

 

In mattinata a palazzo Chigi si è svolta una riunione alla quale, oltre allo stesso Letta, hanno partecipato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani e il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. L'Esecutivo intende quindi verificare se, dopo la rottura di ieri non ci siano più margini di manovra o se invece "esistano ancora possibilità di accordo con i sindacati" e, inoltre, "è anzitutto impegnato a garantire la necessaria continuità del governo dell'azienda".

 

Nessuna indicazione è filtrata oggi da Parigi, che ieri "aveva espresso rammarico" per il fallimento della trattativa mentre i sindacati, additati ieri dal premier Prodi come i responsabili della rottura, hanno replicato con decisione "rigettando l'accusa di statalismo".

 

Secondo il leader della Filt Cgil, Fabrizio Solari, "nessuno è infallibile ma serve realismo i fatti di ieri sono stati presentati in modo un po' di parte perché il Paese vive di stereotipi" ha commentato . "La nostra proposta - ha sottolineato - non è stata pensata per impedire o fermare il confronto con Air France con la quale siamo pronti a trattare su basi vere. Non ci chiedano perciò di accettare un pacco preconfezionato prendere o lasciare".

 

Sulla stessa linea il segretario generale della Filt Cisl, Claudio Claudiani, secondo il quale, "visto che la nostra proposta non è ultimativa, ci aspettiamo che Air France si ponga in termini di disponibiltià al confronto come noi abbiamo fatto nelle ultime due settimane". Il numero uno della Fit Cisl, ha voluto ricordare che "la proposta di Air France-Klm era avara e ingorda" e che il sindacato "si è sobbarcato un ruolo che non è suo ma dell'azionista" e che se ci sono "altre soluzioni siamo disponibilissimi ma devono farsi avanti". Un'ipotesi suffragata anche dal presidente dell'Anpac, Fabio Berti: "non c'è mai stata una vera trattativa. Spinetta si è alzato dal tavolo senza mai avanare di un millimetro dalle sue posizioni". Tutti uniti anche sul no a ogni ipotesi di commissariamento. Un'istanza di cui si fa portavoce lo stesso Solari che definisce questa possibilità "unasciagura.L'amministrazione controllata non è all'ordine del giorno: faremo di tutto per evitarla".

 

BERLUSCONI E LA CORDATA ITALIANA

Silvio Berlusconi torna a rinnovare un appello al "senso di responsabilità degli imprenditori italiani" affinchè mettano insieme una cordata per rilevare l'Alitalia. Il leader del Pdl ha aggiunto: "Chiedo che non solo per un fatto di orgoglio, ma nel loro interesse, bisogna che l'Italia continui ad avere una compagnia di bandiera. Ho ricevuto molte telefonate di adesione di tanti, tanti imprenditori. Insisto nel dire che ogni imprenditore dovrebbe mettere una fiche anche piccola" perchè "non si tratta di mettere milioni e milioni di euro. Se si è in tanti, come io immagino che possano essere, credo che riusciremmo a salvare l'Alitalia e a continuare ad avere la nostra compagnia di bandiera che, tra l'altro, con tutti i suoi uffici nel mondo rappresenta la produzione più efficace del nostro paese per il turismo".