{{IMG_SX}}Roma, 28 marzo 2008 - "Non posso più tacere sulla disinformazione riguardo al mondo musulmano che Magdi Allam porta avanti da anni". Afef Jnifen, tunisina e moglie di Marco Tronchetti Provera, in un intervento sulla Stampa parla delle polemiche suscitate dall'articolo del vicedirettore del Corriere della sera in occasione della sua conversione al cristianesimo.

 

Afef spiega di "non essere praticante" ma "per rispetto della religione musulmana, quella dei miei genitori, in cui sono cresciuta sento di dover intervenire: Magdi Allam grida al genocidio contro gli ebrei e i cristiani nel mondo islamico. Ci sono stati e ci sono conflitti anche all'interno di una stessa religione, tra sciiti e wahabiti, tra sunniti e sciiti, tra cattolici e protestanti. Di questi però Allam non scrive, come non scrive delle tante testimonianze e dei tanti sforzi per favorire il dialogo interreligioso. No, lui vuole soltanto alimentare i conflitti, infiammare lo scontro di civiltà per cercare di passare alla storia come un simbolo e una vittima di queste crisi. E' diabolico, ma non ci riuscirà".

 

Afef cita i casi di convivenza pacifica tra le religioni e delle chiese cristiane aperte nei paesi arabi, ammette che "nel mondo musulmano esistono gli integralisti, ma nessuno oserebbe dire che poichè Mussolini e Hitler erano cristiani il cristianesimo sia violento. Gli articoli che da anni scrive Magdi Allam sono stati molto dannosi per la comunità arabo-musulmana in Italia. Ha troppo astio dentro di sè, mi auguro che ora dopo il battesimo trovi pace interiore, lo dico senza ironia. Scommetto però che arriverà invece un libro sulla sua conversione, spero soltanto che darà i soldi in beneficenza a qualche parrocchia. Ci risparmi altre lezioni di malafede tra le religioni, anche il Vaticano ha capito che crea zizzania fra due mondi che cercano un dialogo difficile, ma molto importante. Caro Magdi alla faccia tua il dialogo continuerà".