{{IMG_SX}}Roma, 18 marzo 2008 - Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro tra Air France e sindacati. Le parti sociali giudicano il piano "troppo rigido" e per questo il numero di Air France - KLM, Jean-Cyril Spinetta prenderà tempo per valutare se e come rispondere ai sindacati. "Spinetta - ha dichiarato il segretario nazionale di Ugl Trasporti, Roberto Panella - ha lasciato la condizione ferma però quanto ha capito che il sindacato era inamovibile ha preso tempo per valutare una risposta". "Le condizioni - ha proseguito Panella - e le rigidità del tavolo impongono di dire che se c'è condivisione e quindi viene coinvolto il sindacato allora siamo disposti a lavorare a oltranza" ma è necessario superare "le rigidità su Atitech e Gargo". Anche per il segretario generale di Filt-Cgil, Fabrizio Solari "la proposta è insufficiente".

 

Per ora non è fissato un prossimo appuntamento tra Air France e i sindacati: "Noi abbiamo dichiarato - ha spiegato Solari - che siamo disponibili a rivederci a fronte di novità". Solari lamenta anche una rigidità di tempi: "Il periodo non è favorevole a fare cose complicate, non credo che sia un termine perentorio e comunque non lo sarebbe per Air France". Critico anche il segretario generale di Fit-Cisl, Claudio Claudiani: "Non mi sembra che Air France abbia investito in un negoziato. Quello che conta è la sostanza delle cose e al momento la sostanza non c'è". Claudiani ha ribadito che non c'è nessun incontro previsto per domani: "Ovviamente se ci sarà una convocazione nei prossimi giorni o nella prossima settimana può essere interpretato come un segnale di opportunità per correggere le cose".

 

UN POMERIGGIO DI FUOCO

 Lavoratori sul piede di guerra per la vendita di Alitalia ad Air France. L'atteso vertice alla Magliana tra il numero uno della compagnia franco-olandese, Jean-Cyril Spinetta, l'ad di Alitalia, Maurizio Prato e le sigle sindacali si è anche tinto di sangue, preceduto da scontri e tensioni tra dimostranti e polizia con un lavoratore rimasto ferito alla testa.

 

"Non siamo obbligati ad acquisire Alitalia" ha esordito il numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, al tavolo con l'ad di Alitalia, Maurizio Prato e nove sigle sindacali di settore, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sdl, Anpac, Up, Avia e Anpav. "Sono convinto - ha comunque aggiunto - che l'operazione sarà un successo". 

 

Spinetta spera di raggiungere un'intesa con i sindacati sull'offerta per acquisire Alitalia. "Noi auspichiamo - ha detto Spinetta nell'incontro con i sindacati - di raggiungere un accordo con voi e con ciascuna delle categorie che rappresentate. Non esiste alcuna attività di servizio che possa avere successo senza l'adesione dei lavoratori. Con il vostro contributo - ha aggiunto - Alitalia potrà tornare alla profittabilità".

A placare le preoccupazioni dei sindacati è poi intervenuto Prato: "Non ci saranno licenziamenti ma solo soluzioni non traumatiche" ha dichiarato nel corso del confronto a via della Magliana. Dei 1.600 esuberi individuati da Air France-Klm nell'offerta per Alitalia Fly, 500 interesserebbero i piloti, 600 gli assistenti di volo e 500 gli assistenti di terra. "Ci sono almeno due cose che non convincono nell'offerta di Air France", la politica occupazionale e la strategia di impresa, è intervenuto intanto Fausto Bertinotti, candidato premier de "La Sinistra Arcobaleno" ai microfoni di Ecotv. "I lavoratori di Alitalia - si legge in una nota - devono essere considerati una risorsa e quindi devono essere utilizzati".

 

Sul dossier pesa anche come un macigno la questione Malpensa. Il Governo ha annunciato che è stato siglato presso il ministero del Lavoro un accordo con sindacati, Regione Lombardia, Province di Milano e Varese, e Sea per la gestione della crisi occupazionale dello scalo milanese. Ma chiede anche alla Sea di "favorire la positiva conclusione dell'accordo tra Air France e Alitalia ritirando il ricorso presentato contro quest'ultima. Da tale accordo - sottolinea il ministro del Lavoro, Cesare Damiano - dipende difatti il futuro, di comune interesse, di migliaia di lavoratori di tutta Italia e dunque anche di quelli che operano nello stesso aeroporto di Malpensa.
In caso contrario la Sea non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti".

 

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, resta però convinta della linea dura. "L'azione risarcitoria - dice in un'intervista rilasciata a 'La RepubblicA' - è stata a lungo mediata e si basa su argomenti solidi. Alitalia ha disatteso l'impegno assunto: fare di Malpensa il suo hub. Una rinuncia da parte nostra è impensabile". Per poi aggiungere che l'eventuale fallimento della compagnia di bandiera non sarebbe "una catastrofe".

 

Nel frattempo anche oggi è crollato il titolo in Borsa: le azioni Alitalia hanno chiuso a Piazza Affari in calo del 29,43%, a 0,276 euro, dopo essere state sospese al ribasso. Il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, intanto ha oggi chiesto a Sea un atto di responsabilità. "Devo dire ", afferma, "che in questo momento Sea ha in mano il bandolo della matassa: se intende far fallire Alitalia può farlo".

 

MINISTERO DELL'ECONOMIA

Il ministero dell'Economia comunica che il ministro Tommaso Padoa-Schioppa ha inviato ad Alitalia e ad Air France-Klm una lettera contenente l'impegno ad aderire alle previste offerte pubbliche di scambio (per le azioni) e di acquisto (per le obbligazioni) da parte di Air France-Klm per la totalità dei titoli detenuti dal Ministero stesso.