{{IMG_SX}}Napoli, 1 marzo 2008 - "Non è il momento di disertare". Così il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, conferma la scelta di "portare avanti l'azione di governo, per combattere e stare in campo", nonostante il rinvio a giudizio per presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti in Campania, incassato ieri. Al termine di un seminario con la Giunta a Ercolano, vicino Napoli, Bassolino risponde a chi gli domanda come si sente, di stare "male, grazie. Per essere sincero sono soprattutto addolorato e un pò arrabbiato", ma si dice anche convinto di avere "il dovere" di dare il suo contributo al commissario per l'emergenza Gioanni De Gennaro.

 

"Sono convinto della necessità soprattutto politica di andare avanti", ribadisce. "Non diserto, non ho intenzione di disertare abbandonando Napoli e la Campania. Emergerà la verità sia sul fronte giudiziario che su quello politico", ribadisce il presidente della giunta campana. A chi glielo domanda esplicitamente, conferma di aver sentito Veltroni. "Quello che lui ha riferito alle agenzie sono le cose che si siamo detti - aggiunge -, ricambio la stima e l'amicizia".

 

Bassolino e' stato rinviato a giudizio insieme con altri 27 imputati nell'ambito del procedimento su presunte irregolarita' nel ciclo dei rifiuti.

 

Bassolino ha sottolineato con i cronisti di essere "fiducioso" che la magistratura accerti al termine del procedimento giudiziario che egli non ha compiuto "nessuna illegalità". Quando verrà fuori la verità, però, il danno sarà già stato fatto. Nei prossimi mesi verrà fuori che le accuse erano infondate e ingiuste".

 

"Ho la coscienza a posto e le mani pulite - puntualizza - non ho fatto nulla di male. Ho cercato di dare una mano alla soluzione del problema rifiuti". La sua rabbia per quanto è accaduto è legata, spiega, al fatto che "la moralità è sempre stata la mia stella polare e riferimento principale di ogni mia azione. Sentirmi accusato di aver favorito in qualche modo una truffa ai danni dello Stato mi ferisce profondamente". "Sento il dovere di andare avanti - ribadisce - per uscire dall'emergenza rifiuti e per combattere a testa alta perchè emerga la verità, quella politica e quella giudiziaria. Perchè io non ho fatto niente di male".