{{IMG_SX}}Roma, 20 febbraio 2008 - Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco non si candida e lascia spazio ai giovani economisti. Lo scrive in una lettera inviata ieri al segretario del Partito democratico Walter Veltroni. "La mia presenza in Parlamento non è decisiva", scrive Visco, che vuole lasciare spazio ad un gruppo di "giovani economisti interessati alla politica ed ai problemi del Paese". a Walter Veltroni per comunicargli la sua decisione di non ricandidarsi alle elezioni del 13 e 14 aprile.


Nella lettera con cui Visco annuncia a Veltroni la sua decisione di non ricandidarsi, il viceministro punta l'attenzione sul cambiamento e sul rinnovamento generazionale, spiegando i motivi della sua decisione come legati anche alla sua attività, cioè principalmente indirizzata alla soluzione di problemi concreti.
Nella lettera si legge infatti: «E in verità la mia vocazione principale e le mie capacità riguardano principalmente la soluzione di problemi concreti» e l'individuazione di «ipotesi di riforme utili per il Paese e, quindi, l'attività di governo ben più dell'attività legislativa».
Prosegue Visco: «Da questo punto di vista la mia presenza in Parlamento non è decisiva. Al tempo stesso, in questi anni, ho lavorato molto all'organizzazione politica e culturale indirizzata alla formazione di giovani economisti, interessati alla politica e ai problemi del Paese. Ritengo dunque che la mia rinuncia alla candidatura possa e debba essere l'occasione per valorizzare e promuovere alcuni di questi giovani». Infine, in un altro passaggio, Visco afferma che «il Pd mi sembra abbia iniziato molto bene il suo cammino».


E a decidere di non candidarsi anche l'altro viceministro dell'Economia Roberto Pinza, che ha comunicato ai vertici del PD la decisione di non ripresentare la sua candidatura alle prossime elezioni. "Caro Walter, caro Dario, ho deciso di non ripresentare la mia candidatura alle prossime elezioni politiche. Credo profondamente nel rinnovamento che Voi avete impresso alla vita del Partito Democratico. Vedo nelle assemblee molti giovani e visi sconosciuti; ricevo telefonate di persone che si mettono a disposizione del nuovo corso; trovo entusiasmo e volontà. È diffusa opinione che siamo un Paese di persone di buoni propositi ma che sono disponibili a realizzarli solo in casa altrui e mai in casa propria. A me pare invece che ciascuno possa e, per quanto mi concerne, debba dare un contributo personale con qualche modesto sacrificio.
Questo è ciò che faccio oggi assicurandoVi la continuità del mio impegno affinchè il Partito Democratico da Voi guidato possa avere il successo che merita e che grazie a tanti e soprattutto a Voi oggi appare possibile". Questo il testo della lettera con cui il viceministro dell'Economia Roberto Pinza ha comunicato ai vertici del PD la decisione di non ripresentare la sua candidatura alle prossime elezioni.