{{IMG_SX}}Napoli, 19 febbraio 2008 - Dall'Irpinia parte una raccolta di firme a favore della ricandidatura di Ciriaco De Mita, l'ottantenne ex leader democristiano al quale Walter Veltroni ha chiesto di fare un passo indietro. Il "caso De Mita" sarà affrontato domani alla direzione nazionale del Pd, ma dalla Campania si levano sempre più voci a favore del leader di Nusco, che non ha alcuna intenzione di farsi da parte e di gettare la spugna.


"De Mita è importante per l'autorevolezza della sua storia al servizio delle istituzioni,per la sua statura politica, per la sua capacità di rappresentare il cattolicesimo democratico, per il suo radicamento culturale, politico, elettorale nel nostro territorio. Queste ragioni rendono irrilevante il numero delle legislature",aveva ammonito dalle colonne del «Mattino» il segretario regionale Tino Iannuzzi, che a favore della deroga a De Mita, che conta ben 11 legislature alle spalle, può contare sull'appoggio dei cinque segretari provinciali, Emma Giammattei, Sandro De Franciscis, Michele Figliulo, Giuseppe De Mita e Fausto Pepe.


A spezzare una lancia in favore di De Mita è sceso in campo anche il vicepresidente della giunta regionale Antonio Valiante. "La ricandidatura di De Mita è opportuna e utile al Pd,sarebbe un errore rinunciarvi. In ogni caso se si viuole escludere una personalità di questo calibro bisogna mettere in campo delle valide motivazioni politiche e non generici discorsi sul rinnovamento". Non solo.
Valiante ricorda che il "farsi da parte deve essere un gesto volontario. Se De Mita vuole ricandidarsi perchè invitarlo a farsi da parte?".

 

Già, perchè? A quanto pare, Veltroni non ha intenzione di rinunciare a presentare a volti nuovi e giovani da mettere in lista. Secondo quanto riporta il «Mattino», anche in Campania ci sarà lo stesso vento di novità che soffia nel resto d'Italia. Da qui i corteggiamenti allo scrittore Roberto Saviano, al rettore della Federico II Guido Trombetti, alla presidente di Confindustria Campania Cristiana Coppola, al rettore dell'Orientale Pasquale Ciriello o alla sindacalista della Cisl Annamaria Parente.


E De Mita? Mentre ad Avellino si raccolgono le firme per la sua ricandidatura, ed in Irpinia comincia a circolare insistente la voce di una «Lista Ciriaco», intervenendo ad un convegno della Cisl l'ex leader Dc,riporta il «Mattino», ha fatto chiaramente capire che non intende lasciare la politica. Anzi.

 

"Non chiedetemi di morire per scomparire", ha tagliato corto. E i suoi 80 anni? "L'età me l'hanno ricordata i miei figli, altrimenti non me ne sarei accorto", ha replicato De Mita facendo riferimento, lui che è nato lo stesso giorno di James Joyce, Aldo Palazzeschi e Antonio Segni, allo scorso 2 febbraio, quando i figli e la moglie Annamaria lo hanno festeggiato a Roma organizzando un maxi-party.


Festa alla quale non hanno voluto mancare Giorgio Napolitano, Carlo Azeglio Ciampi, Franco Marini, Nicola Mancino, Gianni Letta e Diego Della Valle e giornalisti come Bruno Vespa, Paolo Mieli, Eugenio Scalfari, Ezio Mauro, più gli amici del mondo dello spettacolo Pippo Baudo e Renzo Arbore.