{{IMG_SX}}Roma, 15 febbraio 2008 - "Penso che effettivamente ce la possiamo fare. La rimonta è già cominciata. Berlusconi è in difesa e deve difendersi dalla vera grande novità del Pd e della candidatura di Veltroni". Lo dice il vicepremier Massimo D'Alema che ha incontrato questa mattina al loft il segretario del Pd Walter Veltroni, rispondendo a chi gli domanda se sia fiducioso nella vittoria elettorale del Pd. "Non sarà facile - ammette D'Alema -, dall'altra parte c'è il peso di una struttura potente di mezzi e risorse, il Pdl parte in vantaggio ma faranno tutta la campagna elettorale in difesa".


Poi, ai giornalisti che gli hanno chiesto se c'è ancora spazio per un accordo con i socialisti di Boselli e i Radicali il vicepremier ha risposto che "la proposta è di convergere nella costituente di una grande forza riformista e socialista", spiegando che l'imperativo del Pd è quello di "non voler riproporre agli italiani coalizioni di partiti e partitini. Anche con Di Pietro l'accordo è per la confluenza nel Pd. Noi - conclude - vogliamo cambiare la politica, non riproporre lo schema dello spezzatino".


E proprio sull'accordo con l'Italia dei Valori, e sulle critiche di Berlusconi sull'intesa, D'Alema afferma: "All'indomani della stagione di mani pulite, Berlusconi offrì a Di Pietro il Ministero dell'Interno. Berlusconi ha carattere mutevole, deve preoccuparsi più delle sue incoerenze" che criticare le scelte altrui.