{{IMG_SX}}Roma, 15 febbraio 2008 - Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini conferma l'intenzione dei centristi di candidare Salvatore Cuffaro alle prossime elezioni politiche: "Penso proprio di sì, penso che sarà ricandidato", ha detto stamattina Casini parlando a Radio Anch'io,.


"Dobbiamo tenere presente che la Costituzione prevede la presunzione d'innocenza fino a una condanna definitiva", sottolinea Casini. "I partiti devono assumersi la responsabilità delle scelte, noi ce le assumiamo. Cuffaro credo abbia subito una vera e propria persecuzione giudiziaria", ha aggiunto Casini, mettendo in guardia dal rischio di dare alla "magistratura il diritto di veto sulle candidature".


Il leader dell'Udc sottolinea come Cuffaro abbia "gia' rinunciato due volte all'immunita' parlamentare perche' non aveva nulla da nascondere. Rispetto la magistratura- aggiunge Casini- ma Cuffaro ha avuto una vera e propria persecuzione giudiziaria".

 

IL NODO SICILIA

"Berlusconi avrebbe trovato un accordo con Raffaele Lombardo, in Sicilia? Credo che questa indiscrezione non corrisponda alla realtà. Io credo di avere un accordo ben solido e chiaro con una persona che noi stimiamo. E lo dico chiaro e non in politichese", ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini intervistato da Maurizio Belpietro per 'Panorama del giornò.

 

IL BRACCIO DI FERRO COL CAVALIERE

Tra Udc e Pdl ci sono ancora margini per trovare un'intesa? "A questo punto il problema non è nelle mani mie ma è nelle mani di Berlusconi. Secondo me quest'intesa c'era già, quindi francamente non capisco cosa abbia determinato il fatto che non ci sia, nel senso che la pretesa di escluderci dall'accorpamento elettorale ha determinato questa situazione". Così il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervenuto questa mattina a 'Panorama del giornò di Maurizio Blpietro.


Quanto alla presenza del simbolo: "Lasciamo perdere il simbolo. Il simbolo - spiega Casini - è l'idea del partito, cioè l'idea di un partito che si presenta autonomamente in alleanza col centrodestra. Esattamente come farà la Lega. Ora se questa posizione viene confermata e ovvio che gli spazi non ci saranno più".

 

"Entro domani - continua Casini - io ho la riserva se accetto la candidatura che il partito mi ha proposto a presidente del Consiglio. Io la devo sciogliere, per cui nelle prossime ore chiamerò Berlusconi e sentirò con molta amicizia che cosa ha da dirmi. Se lui pensa che sia impossibile questa alleanza, noi andremo a fare una battaglia politica che sarà una battaglia politica vera e propria perchè è chiaro che in questo caso non avremo altra scelta, anche per rispetto dei nostri elettori".


BATTAGLIA A 360°

L'ex presidente della Camera ha spiegato che "ci sarà lo scontro che c'è tra Bertinotti e Veltroni. Ci sarà lo scontro tra chi a 360 gradi farà la campagna elettorale, proponendo un altro presidente del Consiglio" Alla domanda se ci sono meno di 48 ore per trovare un'intesa, Casini ha replicato: "Ma sì. Poi tra partentesi, questa telenovela stra diventando stucchevole per tutti. Sta diventando stucchevole credo soprattuto per gli italiani, ma devo dire pregiudizievole non solo per l'Udc, ma anche per il Popolo delle libertà, cioè che a un certo punto tra persone serie come noi siamo, ci si mette d'accordo o ci si mette in disaccordo".

 


"Non c'è un tira e molla, noi non chiediamo posti. Non abbiamo problemi di questo tipo. Semmai -ha aggiunto Casini- rinunciamo a posti, perchè credo che in tutti gli organigrammi del futuro governo di centrodestra lei il mio nome l'ha sempre trovato al ministero degli Esteri. Per cui semmai qui c'è qualcuno che rinuncia». Ma lui sarebbe interessato alla Farnesina? «Per me i posti sono importanti, ma l'importante prima è la politica. Se fossi così interessato, avrei accettato le offerte. E invece -ha concluso- ho preferito scegliere la politica, perchè credo che bisogna dimostrare ai cittadini che prima vengono le proprie idee, poi vengono i posti".

 

L'AVVERTIMENTO DI BUTTIGLIONE

"Il peggiore dei vizi è la superbia. Qualcuno dice che il centrodestra vincerà anche senza l'Udc, ne siamo così sicuri?'. Se lo è chiesto Rocco Buttiglione intervenendo questa mattina ad Omnibus su LA7.
"Noi - ha spiegato il presidente dell'Udc - andremo per la nostra strada, se qualcuno ci vuole accompagnare venga pure, a cominciare da Berlusconi. Di certo c'è che correremo con la nostra lista e con il nostro simbolo che non è un 'marchiò, perchè non facciamo commercio di salumi".

Per Buttiglione "il problema è di dignità politica, se siamo così buoni da poter andare insieme, non vedo perchè non possiamo andare da soli, da alleati".

 

LA ROSA BIANCA: NESSUN ACCORDO

"Il nostro e' un nuovo modo di fare politica, che vuole rompere i vecchi schemi e il bipolarismo malato che ha soffocato il Paese impedendo le riforme e danneggiato gli interessi di cittadini, famiglie e imprese". A rivendicarlo e' l'esponente della Rosa Bianca Mario Baccini che, in una nota, osserva: "Lungi da noi l'idea di chiedere ad altre formazioni di affluire. Il progetto e' chiaro e aperto a tutti coloro che ne condividono metodi e obiettivi".
Conclude secco Baccini: "In vista non c'e' pertanto alcuna trattativa con l'Udc".