{{IMG_SX}}Roma, 30 dicembre 2007 - La scuola italiana ha bisogno "di rimettere a posto una serie di cose, ripartendo dal merito e dalla qualità della didattica". Lo anticipa in un'intervista il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni.

 

"Il reclutamento del personale - ha affermato il ministro - avrà nuove regole che entreranno in funzione progressivamente quando saranno svuotate le graduatorie a esaurimento. Tutti quelli che fanno parte delle liste esistenti entreranno in ruolo, dopo si ripartirà con i concorsi e cambierà tuttò".

 

"Con le nuove norme - ha spiegato - l'abilitazione sarà solo un requisito per partecipare al concorso. La novità importante è che i concorsi non saranno banditi alla cieca, tanto per reare graduatorie e tenere gente in fila per anni. Con il nuovo regolamento i bandi saranno sulla base dei posti da coprire. L'altra novità è quella del tirocinio. L'aspirante docente è idoneo o non idoneo? Lo dirà il praticantato da uno a due anni, periodo di prova in cui l'insegnante verrà messo sotto esame: è così in tutte le professioni".