{{IMG_SX}}Roma, 13 dicembre 2007 - Il presidente di An, Gianfranco Fini, si scaglia ancora un volta contro l'accordo tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni sulla riforma elettorale. Intervenendo ad un dibattito organizzato da Società aperta dal titolo 'Quale terza Repubblica?', l'ex ministro degli Esteri lo definisce un "patto della frittata" e assicura che in Parlamento non passerà mai.

 


Ricordando il vecchio patto tra il Cavaliere e D'Alema, Fini ironizza: "Siamo passati dalla crostata alla frittata, è indubbio che An non darà mai il via libera ad un paperacchio come questo".

 


Secondo il presidente di An, infatti, sia Berlusconi che Veltroni vogliono approvare questa legge per "prescindere dalla trattativa con gli alleati, avere le mani libere e degli alleati subordinati che siano costretti a tornare a Canossa con il capo cosparso di cenere".


Secondo Fini sarebbe "molto più onesto se si lavorasse per il bipartitismo ma andando verso il referendum" che comunque costringe a sedersi a un tavolo e a mettersi d'accordo su alleanze e programmi per fare il listone.
"La scorciatoia di fare una legge elettorale congegnata su due partiti e di presentarla come un tentativo di superare il bipolarismo coatto - osserva Fini - è disonesta. In Parlamento sarà molto difficile che il patto della frittata regga e che non si infranga invece contro la dura realtà dei numeri".