{{IMG_SX}}Roma, 30 ottobre 2007 - Con 22 voti contro 22 la commissione Affari costituzionali della Camera ha bocciato la proposta di istituire una commissione d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova.
Italia dei valori e Udeur, riferiscono fonti di maggioranza, hanno votato con l'opposizione. Assenti i due rappresentanti della Rosa nel pugno. La Commissione non ha quindi affidato il mandato al relatore a riferire in Aula. La proposta della Commissione sul G8 finirà in Aula con il parere negativo.

 

La bocciatura ha fatto infuriare la sinistra radicale che mette di nuovo in guardia dai «pericoli che vengono dal centro». Intanto, fonti di palazzo Chigi fanno sapere che il Governo si esprimerà in merito.

LE REAZIONI

«Cosa penso? Non fate nemmeno fatica ad immaginarlo», dice il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, mentre il leader di An , Fini, commenta: la commissione «era unicamente una cambiale che si pagava agli amici dei black bloc: alla sinistra più radicale». Mentre il Guardasigilli Mastella replica alle accuse: «La nostra posizione era nota. Noi abbiamo sempre espresso contrarietà alla commissione di inchiesta visto che la magistratura sta facendo rilievi e indagini». Anche il ministro Di Pietro si difende: «Quella che si voleva era un'indagine parziale sui fatti accaduti a Genova durante il G8. L'IdV avrebbe votato a favore per una ricerca della verità a 360 gradi».

 

La crepa nell'Unione si apre sulla proposta di creare una commissione parlamentare d'inchiesta per accertare le responsabilità istituzionali nei fatti del G8 di Genova: la commissione Affari costituzionali della Camera ha negato al relatore il mandato di riferire favorevolmente in aula sull'istituzione della commissione d'inchiesta.

 

Se il centrodestra all'unanimità esulta e parla di «tentativo sventato di mettere sotto processo le forze dell'ordine», la reazione della sinistra della maggioranza è secca. Soprattutto contro l'atteggiamento dei centristi: «È un atto gravissimo, si preferisce l'insabbiamento alla ricerca delle responsabilità per quanto accaduto», dice Paolo Ferrero, ministro di Rifondazione. «È clamoroso che non si voglia trovare la verità», commenta il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto.
«Chi nella maggioranza ha votato oggi contro la commissione d'inchiesta del G8, ora condivide con la Cdl una responsabilità gravissima: la volontà di negare la verità a chi la chiede nel paese», aggiungono Haidi Giuliani e Graziella Mascia del Prc.
«La Commissione d'inchiesta sui fatti del G8, che tra l'altro era prevista nel programma elettorale dell'Unione - sottolinea Titti Di Salvo, capogruppo di SD - è l'unico modo per evitare che si aggiunga un'altra pagina oscura nella storia del nostro paese: l'accertamento della verità non potrà che far bene a tutti».