{{IMG_SX}}Roma, 10 ottobre 2007 - "Non ho alcun bisogno delle stampelle, sono in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche". Così Rita Levi-Montalcini risponde al Francesco Storace, segretario nazionale di La destra, dopo aver letto sul quotidiano 'Repubblica' di ieri, la decisione del segretario di consegnarle le stampelle direttamente a casa.


"Esprimo il mio profondo sdegno, a quanti non possiedono le mie stesse facoltà mentali, perchè - continua il premio Nobel,  le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria. In qualità di senatore a vita e in base all' articolo 59 della Costituzione Italiana - aggiunge la Montalcini - espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche".

 
"Inoltre - conclude la scienziata - non possiedo i miliardi, dato che ho sempre destinato le mie modestie risorse a favore delle persone bisognose, e per sostenere cause sociali di prioritaria importanza".

 
Pronta la risposta del senatore Storace, che anzichè scusarsi per l'uscita poco rispettosa torna all'attacco:  "Non pretendiamo che alla nobile e veneranda eta' di 98 anni ci sia capacita' di ironia, pur se nel pieno delle facolta' mentali, come rivendica oggi Rita Levi Montalcini, chiamata da Repubblica a difendersi da stampelle inesistenti".

Il  segretario nazionale de La Destra in una nota osserva: "Questa gagliarda signora non e' solo la ricercatrice che abbiamo conosciuto, bensi' si e' trasformata nello strumento micidiale di sostegno del governo Prodi, diventando, cosi', persona di parte. Percio', anche lei dovra' tenersi tutte le critiche piu' dure".

Insiste Storace: "Tra i privilegi dei senatori a vita non e' prevista l'immunita' per essersi schierati pregiudizialmente da una parte". La democrazia, conclude, "e' consenso. Questo governo non ha il consenso dei cittadini, ma lo estorce in Parlamento, grazie a questi signori. Altro che totalitarismo".