{{IMG_SX}}Roma, 26 luglio 2007 - MINISTRO Melandri, lei sostiene che la riforma delle pensioni è una conquista anche per i giovani...

 

"Certamente, siamo davanti al primo mattone di un vasto patto generazionale. In questa riforma si pensa all’adeguamento delle pensioni basse e si ammorbidisce lo scalone, ma per la prima volta anche i giovani del mercato flessibile entrano in un trattativa con le parti sociali. E questo, a suo modo, è un fatto epocale: si riallinea il sistema pensando anche alle nuove generazioni".

In che modo?


"I punti del piano, oltre ad un aumento del valore percentuale della pensione rispetto ai contributi versati dai giovani lavoratori precari, sono fondamentalmente cinque. Il primo interessa tutti quei ragazzi che sono assunti con contratti atipici e che fino a oggi rischiavano di perdere molti contributi. Ora ricostruire le carriere previdenziali sarà automatico, tutti i contributi provenienti da diverse gestioni saranno cumulabili senza perdere neppure un euro"

Secondo punto?

"La laurea. Proprio perchè si entra più tardi nel mercato del lavoro, per avere una carriera pensionistica accettabile è fondamentale poter riscattare anche i periodi di studio. Da oggi sarà possibile riscattare la laurea a costi molto più bassi e in tempi più lunghi".

Con quali soldi?

"Abbiamo già stanziato 200 milioni solo per questo. Le coperture ci sono, Padoa- Schioppa è stato chiaro. Questa manovra-giovani costa 600 milioni di euro senza il minimo aggravio di tasse. C’è anche un terzo capitolo che pensa all’intermittenza del lavoro, alla difficoltà del posto fisso tradizionale. Per questo abbiamo previsto in caso di disoccupazione di coprire in modo pieno con la contribuzione figurativa il periodo di inattività non volontaria".

Una forma nuova di indennità di disoccupazione?

"Certo, un allargamento ai lavoratori flessibili con la possibilità di ottenere oltre al sussidio anche contributi figurativi. Un binomio che non esisteva. C’è poi un quarto punto: l’aumento delle aliquote contributive per i parasubordinati, che porterà per loro un miglioramento non solo sul versante pensionistico, ma anche sul piano dell’estensione delle tutele come la maternità e la malattia".

Quinto e ultimo?

"L’istituzione di fondi per l’accesso al credito riservati esclusivamente ai giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro con idee e progetti".

Non sarà un libro dei sogni?

"Lo dice la minoranza che è irritata perchè la mediazione e la concertazione hanno funzionato e soprattutto perchè questi interventi sui nuovi ammortizzatori sociali erano falliti nelle ultime tre legislature e noi finalmente li abbiamo fatti passare"

Ma reggeranno all’urto interno della maggioranza?

"Ha vinto il riformismo attento ai valori sociali. A chi critica vorrei dire di stare molto attenti a non sottovalutare l’innovazione di questo accordo che riesce a unire un miglioramento concreto per i pensionati e un futuro pensionistico più certo per i giovani. Voglio aggiungere che, più complessivamente, nell’accordo con le parti sociali oggi appare il tema della revisione della legge Biagi, che dovrà approdare alla cancellazione di quelle figure contrattuali più precarizzanti come il job sharing e lo staff leasing".

A proposito di critiche e divisioni, anche lei ha consegnato le firme per il referendum elettorale. Un messaggio politico forte...

"Rivolto al Parlamento. Che mi auguro sappia ascoltare la voce di tanti italiani che chiedono in tempi brevi una nuova legge elettorale capace di dare stabilità al sistema bipolare, che riduca la frammentazione e restituisca ai cittadini la possibilità altamente democratica di scegliere direttamente i rappresentanti".