Venerdì 19 Aprile 2024

Violenza a scuola, per colpa di chi

La gravità di quanto accaduto nella scuola Abbiategrasso è fuori discussione. Ma come mai i docenti sono considerati sempre più come un ostacolo da fermare e non come un'autorevole espressione dell’educazione?

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Studente 16enne accoltella la prof in classe e minaccia i compagni. È il titolo dell'ultimo episodio di violenza avvenuto in una scuola, in questo caso in un liceo di Abbiategrasso (Milano). Non è finita in tragedia perché l'insegnante, ferita al braccio e alla testa, non è in pericolo di vita, ma è fuori discussione la gravità di un episodio che assomiglia a quanto siamo abituati a leggere delle scuole americane. Troverete gli sviluppi della cronaca online e sui nostri quotidiani cartacei, QN - il Resto del Carlino - La Nazione - il Giorno. Sul podcast "Un altro giorno", invece, daremo conto di un'escalation di violenza che vede studenti e, talvolta, i loro genitori, scagliarsi contro i docenti, considerati sempre meno la più autorevole espressione dell'educazione e sempre più come un ostacolo da fermare, perfino con la violenza. Luigi Ballerini, scrittore e orientatore per giovani, tenterà alcune interpretazioni di questo cambiamento, tra cui il ruolo dei cosiddetti genitori "spazzaneve", termine importato dagli Usa. "Viviamo il paradosso - sottolinea Ballerini - che questa generazione è lasciata più da sola, per esempio con il digitale, ma è più tutelata rispetto alle frustrazioni, con genitori che a volte si sostituiscono addirittura ai bambini e ai ragazzi che, invece, dovrebbero poter mettersi alla prova per crescere". In questo quadro, è più facile forse capire come mai la reputazione degli insegnanti sia colata a picco.

Ha collaborato Marco Santangelo