Mercoledì 24 Aprile 2024

Episodio 08: Con Lauda, l’Austria diventò Rossa

Per il secondo anno, le conseguenze della pandemia costringono a organizzare una doppietta sullo stesso circuito. È quello dello Spielberg, in Austria, di proprietà della Red Bull, dove il primo atto avrà il nome di Gran Premio di Stiria.

Per il secondo anno, le conseguenze della pandemia costringono a organizzare una doppietta sullo stesso circuito. È quello dello Spielberg, in Austria, di proprietà della Red Bull, dove il primo atto avrà il nome di Gran Premio di Stiria. A prescindere dall’etichetta, però, quella terra ci restituisce immediatamente il ricordo di un personaggio che ha cambiato, la storia della Formula 1: Niki Lauda. L’uomo che visse tre volte e che legò i suoi primi successi alla scuderia di Maranello. Lo ricorda Piero Ferrari, che in questo episodio racconta a Leo Turrini lo speciale rapporto tra suo padre e Lauda, ma a distanza di alcuni decenni riconosce di non avere ancora capito perché il campione austriaco decise di lasciare la Rossa dopo i primi due titoli iridati.

Lauda è stato un assoluto innovatore nella Formula 1. Prima di lui, cioè fino all’alba degli Anni 70, la figura del pilota era associata a quella del bon vivant. Niki porta sin da subito, invece, precisione e rigore, che gli vengono riconosciuti dallo stesso Piero Ferrari: «Ricordava qualsiasi curva di ogni Gran Premio e si fermava a lungo con i tecnici, dopo le prove sulla pista di Fiorano dove mio padre aveva piacere di incontrarlo spesso, per dare indicazioni sull’aerodinamica e sull’assetto della macchina». Era un pilota sensibile ai dati tecnologici, ma dimostrò di avere anche un eccezionale coraggio, ritornato in pista a poche settimane di distanza dal terribile rogo del Nurburgring dal quale Lauda emerse con il corpo ustionato in molte parti. 

Dopo il divorzio dalla Ferrari e un primo ritiro dalle corse, Niki tornò con la McLaren, fece in tempo a vincere un terzo titolo iridato nel 1984. E molti anni dopo è stato proprio lui l'artefice del grande boom Mercedes in Formula 1: fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2019, Lauda è stato infatti il presidente della scuderia che Lewis Hamilton ha trasformato in una sorta di macchina invincibile. Un campione assoluto.