La politica è fatta di simboli. I leader con i loro corpi, con la loro presenza, sono un segno, una raffigurazione. Anche le candidature civiche alle elezioni europee sono un’immagine.

Martedì scorso sono stato ad ascoltare Eike Schmidt nel giorno del lancio della sua candidatura a Firenze, al teatro Cartiere Carrara, l’ex Tuscany Hall.

Ma allora, codesto generale Roberto Vannacci? Ancora non ha deciso se candidarsi con la Lega, ma forse è tutta solo scena. Lui, il militare che ha il compito di trasformare i lettori dei suoi due libri in elettori, è in campo in realtà da mesi. Con le presentazioni dei suoi best seller, le sue interviste, i suoi interventi televisivi.

I primi quarant’anni della Lega, la Lega che fu di Umberto Bossi e oggi è di Matteo Salvini, coincidono con l’apice della crisi della sua leadership.

Il tema della salute mentale in prigione è tra i più misconosciuti. Si fa fatica a capire l’entità del problema

L’inchiesta pugliese sul voto di scambio, che coinvolge anche una ex assessora regionale di Michele Emiliano, Anita Maurodinoia, è diventata una ghiotta occasione per Beppe Conte.

Le Pecore Elettriche oggi vi parlano dell’ultimo libro di Rick Dufer, al secolo Riccardo Dal Ferro, autore di Daily Cogito: “Critica della ragion demoniaca. Quali forze sono al comando della tua vita?” (Feltrinelli).

E alla fine Eike Schmidt si candidò. L’ex direttore degli Uffizi, attuale direttore del museo nazionale di Capodimonte, è il candidato sindaco della coalizione di destra-centro a Firenze. Lo ha ufficializzato sabato scorso con una passeggiata nel centro storico del capoluogo toscano.

Il M5s alle elezioni politiche del 2022 era dato per finito, defunto, ma è riuscito a passare per vincitore morale all’opposizione nonostante il dimezzamento dei voti rispetto alle precedenti elezioni politiche

L’ospite delle Pecore Elettriche di oggi è Piercamillo Falasca, vicesegretario di Più Europa, che non risparmia critiche al leader di Italia Viva Matteo Renzi e alla leader di Più Europa Emma Bonino.

Sarà una settimana appassionante, nel senso di carica di passione, quella della maggioranza di governo, appena rientrata dalle brevi vacanze di Pasqua.

Si parla di lista europeista fra Italia Viva e Più Europa, ma il clima non è granché. Un pezzo di Più Europa è contrario perché vorrebbe l’alleanza con Azione. E fra Italia Viva e Azione è pure arrivata l’ora delle querele.

Ma che cosa ci faceva in prigione Alvaro Fabrizio Nuñez Sanchez, detenuto di 31 anni, affetto da gravi patologie psichiatriche, suicidatosi nel carcere di Lorusso e Cutugno, a Torino, lo scorso 24 marzo? Niente, assolutamente niente. Non era il posto per lui, non doveva stare lì.

È giusto parlare con tutti, dialogare con tutti, persino scazzarsi con tutti. Ma che confronto ci potrà mai essere con chi vuole impedirti di esistere perché ti considera parte di una “entità sionista”?

Spesso assistiamo alla pressione di una minoranza di facinorosi, i quali non si peritano di definire ‘entità sionista’, definizione cara ai neonazisti ed ai fondamentalisti islamici, lo Stato di Israele

Lo scrivevo su Quotidiano Nazionale all’indomani delle Regionali in Sardegna: “La politica estera – non le prossime elezioni regionali in Abruzzo – sarà il vero banco di prova del governo italiano nel 2024”. E puntualmente ci siamo arrivati.

Tira una brutta aria in giro. È notizia di ieri: l’Università di Torino non parteciperà al bando 2024 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per la raccolta di progetti di collaborazione tra le istituzioni di ricerca italiane e israeliane.

Colpi di scena continui nel Campo Largo, dove si stanno definendo le strategie - si fa per dire - dei prossimi appuntamenti elettorali.