Mercoledì 11 Giugno 2025

L’Europa che vogliamo – Puntata 1

Torna l'appuntamento con il podcast di Quotidiano Nazionale che sviluppa e approfondisce i temi e i contenuti del convegno annuale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, dedicato quest’anno al ruolo e al futuro dell’Europa

Torna l'appuntamento con il podcast di Quotidiano Nazionale che sviluppa e approfondisce i temi e i contenuti del convegno annuale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro

Torna l'appuntamento con il podcast di Quotidiano Nazionale che sviluppa e approfondisce i temi e i contenuti del convegno annuale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro

Il nostro continente si è unito ormai quasi 70 anni fa con l'obiettivo di unire gli uomini e le donne d'Europa sotto a una bandiera, degli ideali e degli obiettivi comuni. Eppure mai come oggi quella spinta unitaria e quella guida sembrano essersi smarrite. Ci sono guerre, dazi, divisioni e nuove incomprensioni che ingessano e rischiano di smantellare l’infrastruttura voluta da Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Robert Schuman e Paul-Henri Spaak nel 1951 e fatta poi crescere e ampliare pervicacemente da decine di europeisti provenienti dai vari Paesi.

Il sogno europeo si mostra oggi frammentato ed evanescente proprio negli anni in cui dovrebbe invece dimostrarsi forte e coeso. A interrogarsi sulla Ue del presente, che riflette inevitabilmente quella del futuro, ci saranno esperti e analisti a dialogo con i cavalieri del lavoro.

Insigniti di questa grande onorificenza dalle mani del Presidente della Repubblica, come per la prima edizione di We will work saranno i Cavalieri del Lavoro i protagonisti di ognuna delle tre puntate del podcast, dedicate ai tre panel del convegno di giugno.

Puntata 1 – Europa tutti per uno, uno per ciascuno

L’Europa delle contraddizioni è un soggetto comune che opera per singole voci, ciascuna impegnata ad accordarsi con il proprio dibattito interno di sottofondo. Così, da sempre, si decidono politiche comuni che poi ciascuno in patria intesterà agli interessi propri, in concorrenza di quelli degli altri soci. Il meccanismo dell’unanimità, che ancora governa le scelte più importanti dell’Unione non determina forse questo? La maggioranza, intesa come bene comune unitario, non riesce ancora a smarcarsi dagli atteggiamenti nazionalistici. Il mondo là fuori, però, è dominato dai concorrenti veri. Cina, Usa, Russia… giganti monolitici abituati a parlare, loro sì, per voce sola. Dunque da tempo l’Europa è chiamata a una decisione che ormai non appare più rimandabile. Mercato comune, difesa comune, spinte all’innovazione, investimenti: occorre scegliere una via e percorrerla con la consapevolezza che i vantaggi, anche quando minori nel locale, sono infinitamente maggiori in scala continentale. Ecco, dunque il passaggio cruciale: lasciarsi alle spalle l’Europa di ciascuno, per imboccare una volta per tutte la strada del tutti per uno.

Ne parliamo con: 

  • Enrico Zobele, Presidente Gruppo Triveneto Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro

  • Ugo Salerno, Cavaliere del Lavoro, Presidente Esecutivo RINA

  • Nicoletta Pirozzi, Responsabile del programma “UE, politica e istituzioni” e responsabile delle relazioni istituzionali, Istituto Affari Internazionali (IAI)