Pitti Uomo apre i battenti, il ministro Calenda promette finanziamenti

Edizione ricca di eventi e sfilate top. All'inaugurazione anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia

Uno stand di Pitti Uomo (Ansa)

Uno stand di Pitti Uomo (Ansa)

Firenze, 14 giugno 2016 - Pitti Uomo è la fiera più importante al mondo, orgoglio del made in Italy e dell'economia italiana. Il giudizio è unanime e molto autorevole e arriva dall'inaugurazione ufficiale della novantesima edizione del salone fiorentino che vanta 45 anni di storia e un prestigio indiscusso. A decretarne successo ed enormi potenzialità questa edizione ricca di eventi, sfilate top come quella di giovedì di Raf Simons, mostre di cultura come quella degli scatti d'arte di Karl Lagerfeld a Palazzo Pitti e in Sala Bianca, forte di 1.222 marchi spalmati in 15 sezioni della fiera che abbracciano tutto l'universo del fashion, nuove artigianalità giovanili comprese. A parlare di Pitti sono stati il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha spronato all'azione per l'avvio dei lavoro di messa a norma e restauro della Fortezza da Basso (per la quale sono stati stanziati 140 milioni di euro di cui 40 a carico della Camera di Commercio di Firenze), il presidente del Centro Moda Andrea Cavicchi che ha ricordato l'impegno del suo predecessore Stefano Ricci nel saldare arte e moda, del presidente di Pitti Immagine Gaetano Marzotto che ha ricordato l'attenzione necessaria alla generazione Millennials e ha invocato un job act per il lavoro autonomo, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ha garantito la sue presenza a tutti i Pitti per gli anni del suo mandato, il presidente di SMI Claudio Marenzi che ha chiesto la risoluzione delle sanzioni contro la Russia che hanno fatto arretrare il business del made in Italy in quei paesi del 31%.

Ma è stato il ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda, presente col suo vice Ivan Scalfarotto, e sempe per il Governo col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, a far scoppiare un lungo applauso alla fine del suo intervento nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. "Siamo l'Italia! Non ce n'è per nessuno", ha detto alla fine, dopo aver parlato del Pitti Uomo e della sua eccellenza di proposte, di come lui stesso sia un "afecionados" della fiera, del perchè bisogna insistere sulla competizione internazionale. "I soldi per i finanziamenti al made in Italy ci sono, li troviamo. Ho messo altri 50 milioni di euro nel sostegno ai vari settori. Non rinchiudiamoci, non diamo retta a certo populismo becero - continua Calenda - il populismo è il rifiuto della modernità.Bisogna concentrarsi e potenziare le cose che funzionano in questo Paese, è una cosa banale ma vera: ecco il sostegno del Governo a Pitti Immagine, ecco il piano triennale di finanziamenti, ecco la necessità di mai autocelebrarsi ma di dare battaglia ogni anno, senza sedersi sugli allori. Agli organizzatori di Pitti dico: fateci la lista della spesa e noi opereremo per sostenitbilità, formazione, nuovi consumatori".